E per i Libri a Colacione ritorna, e diverte, il grande Nick Hornby (anche se i fasti del passato sono lontani). È da scoprire o da rileggere Giorgio Manganelli e lo sono i suoi caustici corsivi. E per chiudere in bellezza: Tito Faraci, che abbandona per un instante il fumetto e ci regala un romanzo.
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#VOLTAPAGINA
Funny Girl, Nick Hornby, traduzione di Silvia Piraccini, Guanda, p. 373 (18,50 euro) ebook (10,99)
Siamo negli anni Sessanta, Barbara viene da Blackpool ed è bellissima. Perciò che vinca il concorso di bellezza cui sta partecipando non è affatto strano. Quello che è strano è che a Barbara non importa, lei ha un mito soltanto: Lucille Ball la star televisiva degli anni Cinquanta famosa per la sitcom I love Lucy (Lucy ed io in Italia sono andati in onda solo 13 episodi nel 1960). E tutto ciò che desidera Barbara è far ridere la gente. Nel frattempo Tony Holmes e Bill Gardiner, due produttori televisivi sono alla disperata ricerca di una protagonista per la loro nuova serie tv Gioie del matrimonio. Ed ecco che incappano nella nostra Barbara bellissima e travolgente: la serie cambia nome, diventa Barbara (e Jim) e decolla. Così Barbara, da reginetta di bellezza di provincia, diventa Sophie Straw, l’attrice elegante e di successo. Ma stare tra registi, attori e autori non è certo cosa semplice. Non è semplice ricordarsi chi sei, qual è la vita reale e, soprattutto, che tutto ha un inizio e una fine. Se amate Londra, la Swingin’ London, se adorate le sit-com non potete perdervelo. Un romanzo che ci ricorda una cosa apparentemente semplice: essere portati e bravi a fare qualcosa, non conta, conta quello che davvero vogliamo fare.
#DAGUSTARE
Mammifero italiano, Giorgio Manganelli, Adelphi, p. 150 (10 euro) ebook (4,99)
Manganelli è stato uno scrittore, un critico letterario, un traduttore e un giornalista. Famosissimi i suoi corsivi: “Poche righe, rapide e mortali” e questa, in rigoroso ordine alfabetico per tema trattato, è appunto una raccolta dei suoi pezzi usciti su varie testate tra il 1972 e il 1989. Perché leggerli nel 2014? Perché pare che l’Italia con i suoi difetti non sia cambiata poi tanto e, infatti, anche se sono passati decenni da quando sono stati scritti, troverete questi pezzi di una attualità sorprendente. E vanno letti e gustati perché sono scritti come gli articoli spesso, ahimè, non lo sono più, pur essendo estremamente fruibili, sono acuti, ironici, caustici, controcorrente per i tempi… pure per i tempi odierni, dove è tanto più facile dire poco e dire bene ché disturbare, si sa, è peccato. Qualche esempio? Si parla di Carosello, il nucleare, l’aborto, l’automobile, l’inglese, le raccomandazioni ma soprattutto la famiglia, la patria, le tasse e tutte quelle istituzioni, alcune polverose altre intoccabili, che per Manganelli sono bersagli ideali per una penna acuminata al punto giusto. Per chi sente il bisogno di idee e di coraggio.
#BELLISSIMI
Nato sette volte, Tito Faraci, Indiana editore, p. 126 (9,50 euro)
Un’idea improbabile quella di Luca, cioè rimettere in piedi i Litania. Una band parecchio scalcinata, secondo il suo amico Matteo: “Facevano cagare ed erano una brutta copia dei Litfiba”. Però la colpa di questa idea, in effetti, sarebbe pure un po’ di Matteo e del suo libro Anestesia totale, dove si parla appunto dei Litania, della loro amicizia, dei tempi belli da ricordare. Un libro che gli è particolarmente caro perché ha lo stesso titolo di una fanzine che, qualche era geologica fa, era uscita accompagnata da una cassetta di band “emergenti della new wave italiana”. Insomma anche se Luca non glielo spiega, o meglio, Matteo non glielo chiede, tocca cominciare da capo, tocca ripartire da lì, dai Litania. Solo che le cose son cambiate e parecchio. Gli anni passati sono trenta, tanto per dire, Luca ne ha 49 è separato, male, da Alessandra con prole (Giacomo e Serena, piuttosto incavolati con lui) e quasi manco si ricorda chi fossero i componenti della band fondata all’università di Pavia. E così parte la caccia all’uomo e, nel contempo, ci viene raccontata anche la storia di come questa band è nata. Se vi chiedete del perché del titolo, sappiate che ha a che vedere con le cellule, ma non dico altro… Se volete sfidare il tempo che passa a colpi di risate, leggetelo!
1 comment
Funny Girl è il libro doppiato da marito e mamma, l’ultimo di Nicholls titolo “noi” o similare, è quello doppiato da marito e amica. Cambiati ieri con: Il tempo è un bastardo, da qualche parte devo averne letto bene, ma nel mare magnum del mio cervello vai a capire se da te o dove, e l’ultimo Deaver seguito del collezionista di ossa, un gran classico. Ti ho scritto. Bacione ps. ah tu dici “conta quello che veramente vogliamo fare…” tipo ficcarsi sotto la copertina e sopra il divano a devastarsi di libri con i panettoni e fuck the rest? Come? Pare non sia possibile 😀
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