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Un, due, tre… Strega! # 5

Per prima cosa leggete qui. È il pezzo uscito oggi su Il Garantista (il nuovo quotidiano a tiratura nazionale diretto da Piero Sansonetti) a firma di Gian Paolo Serino.

La parola chiave, a parte conflitto (di interessi, ovvio),  è “coincidenza”. Ché la via del premio è di chi gli ruota attorno, in effetti, pare disseminata di casi fortuiti e accidenti burloni: “Dal ritiro di Michele Serra dal Premio Strega alle due interviste di Piccolo a Che Tempo che fa (di cui Piccolo è coautore con Michele Serra). Un romanzo di autocoscienza collettiva della sinistra italiana che non impedisce a Piccolo di pubblicare per Einaudi (di proprietà Einaudi, gruppo Mondadori, Berlusconi). Mondadori manda allo Strega Antonella Cilento dopo cinque giorni cinque dall’uscita nelle librerie (11 marzo 2014 ndr): una presa in giro per i lettori, no? Chi collabora al Premio Strega? Ma certo: la moglie di Piccolo. Con chi pubblica a Ottobre il direttore Stefano Petrocchi il suo romanzo d’esordio? Ma certo! Con Mondadori. E il conflitto d’interessi? Ah già, in Italia riguarda solo Berlusconi (che in effetti è proprietario di Einaudi Mondadori)”.

Per cogliere la faccenda Cilento basta notare che Piccolo è uscito nel 2013, Catozzella l’8 gennaio 2014, Scurati (che per freudiana interferenza continuo a scrivere Scusati) il 2 ottobre 2013, Pecoraro il 3 ottobre 2013. C’è poi la questione piccoli editori che come dei panda gigante (la natura ha il senso dell’umorismo) si estinguono dalla cinquina. Le case editrici in lizza infatti sono: Feltrinelli, Bompiani, Einaudi cioè Mondadori, Ponte alle Grazie e Mondadori (con la Cilento fresca di stampa).

Ovviamente questa non è solo una questione morale, perché il Premio Strega smuove parecchi denari, lo dice pure il nostro illustre ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini: “Il Premio Strega riesce nella magia di far crescere le vendite” (Corriere della Sera, Paolo Fallai, 12 Giugno 2014). E giustamente Serino sottolinea: “Non ‘far leggere’, ma ‘far crescere le vendite’”.

Le “autocitazioni” di Scurati sono solo un contorno a tutta questa gustosa vicenda. Chissà se stavolta qualcuno avrà il coraggio e l’onestà per rispondere alle domande di Serino. Il silenzioso mostro di gomma, si sa, ingoia e digerisce tutto.

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6 comments

Marco Amato 18/06/2014 at 18:50

Complimenti per le la battaglia.
Ho fatto due rapidi calcoli con dati desunti da internet. Effettivamente il premio Strega può smuovere un giro d’affari editoriale che oscilla dalle trecento mila al milione e mezzo di euro. Senza considerare l’indotto di fama e vendite per gli anni futuri legati alla visibilità.

Chiara Beretta Mazzotta 19/06/2014 at 01:05

Grazie per i calcoli, Marco! Io al massimo so usare il pallottoliere 😉
E sì, si parla di parecchi soldini…

sandraellery 18/06/2014 at 19:54

E’ davverp tutta una presa in giro. Non rimane nel nostro piccolo, non Francesco, la possibilità di diffondere tutto ciò e personalmente boicottare certi autori. Bacione

Chiara Beretta Mazzotta 19/06/2014 at 01:06

Esatto! Bisogna fare rumore e pure l’eco così diamo fastidio al silenzioso mostro di gomma 😉

Monica 19/06/2014 at 04:54

Ci provo, ti cito e ti “linko”. Continua a denunciare Chiara io cerco di diffondere. Anche la gomma è materia soggetta a deteriorazione.

Chiara Beretta Mazzotta 19/06/2014 at 09:14

Condivido (citando) e diffondo la tua chiusa 😉

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