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Genetica dei ricordi
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Genetica dei ricordi – Andrea Levi

GENETICA DEI RICORDI
di Andrea Levi, il Saggiatore, 192 pagine, anche in ebook

“Abituati come siamo a pensare che il ricordo restituisca fedelmente la vita, rimaniamo stupiti di fronte alla sua autonomia. Potremmo ricordare un evento più bello di come effettivamente fu, un dolore più leggero rispetto al dolore che provammo un tempo, oppure dimenticare tutto o quasi di qualche cosa che avremmo voluto (o non avremmo voluto) rimuovere. La plasticità della memoria fa sì che essa ristrutturi se stessa per consentirci di giocare con i ricordi a seconda di quel che a noi conviene.”

Non esiste una sola memoria, può essere lunga, breve, legata ai sensi, alle parole, agli episodi vissuti, ai gesti, agli oggetti… e il modo in cui si depositano i ricordi nei labirinti del cervello alle volte pare soggettivo e misterioso. Ma forse non sai che la memoria dispone di una intrinseca razionalità, il DNA. È l’informazione genetica, è la struttura materiale che permette all’intero sistema di funzionare. Memoria e molecole sono profondamente connesse.

Ma da qui sorgono parecchie domande affascinanti perché, se i ricordi sono legati alla nostra materia, alle nostre cellule, in che modo persiste? Come può la memoria essere conservata nel cervello con un meccanismo che sia indipendente dal turnover delle molecole visto che queste hanno una vita di giorni, settimane, mesi al massimo?

Pensa se a ogni rinnovamento cellulare ci fosse un blackout, pensa se dovessi ricominciare e ricominciarti d’accapo ogni tot! Ecco perché la memoria e il suo mantenimento sono una faccenda decisiva per l’essere umano.

Se volessimo partire dalle definizioni potremmo chiedere al dottor Yadin Dudai, professore di Neurobiologia al Weizmann Institute di Israele e docente di Neuroscienze alla New York University. Ci direbbe che la memoria coincide con “il mantenimento nel tempo di rappresentazioni interiori di eventi di cui si ha avuto esperienza e con la capacità di riportare alla coscienza queste rappresentazioni in tempi successivi”.

La nostra identità è quindi un mix tra ciò che abbiamo appreso e ricordiamo – in modo più o meno consapevole – il nostro patrimonio genetico, il carattere e le capacità cognitive. Ogni esperienza ci educa perché porta alla luce nuove caratteristiche dell’io. I ricordi, insomma, ci plasmano e ci regalano una visione di noi e del mondo. I ricordi ci rendono unici.

Il neurobiologo Andea Levi, con una scrittura sempre accogliente e chiara e una serie di storie gustose che ti porteranno in giro nel tempo e nello spazio, ti permetterà di scoprire cosa sono i ricordi e come nascono, perché ci dimentichiamo di alcune cose e di altre no (e anche perché non sempre abbiamo dimenticato davvero ciò che non ricordiamo) permettendoti di conoscere le sfumature e le forme della memoria e dell’oblio.

Così quando, assaggiando un certo cibo ti verrà in mente la persona cara che te lo cucinava o ascoltando una canzone ripenserai all’amore di una estate, adesso saprai perché ciò accade e cosa lo rende possibile.

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