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Libri a Colazione 10 giugno
Libri a Colazione

Libri a Colazione 10 giugno 2023

Scopri i Libri a Colazione della settimana: Hotel 21 di Senta Rich e Rabbia, un’emozione da addomesticare (e cavalcare) di Roberta Milanese.

Ascolta il podcast!  Libri a colazione lunga

HOTEL 21
di Senta Rich, traduzione di  Silvia Cavenaghi, Garzanti, pagine 300

Hotel 21

Hotel a Hastings.Febbraio 2011-Marzo 2011
Permanenza totale: 3 settimane
Oggetti:
Forbicine per unghie x I
Vasetto di crema (tester) x II§
Accendino x I
Molletta per capelli con perla x I
Pinzette x I
Bottone di camicia x I
Spilla d’oro x I (ultimo oggetto)

Oggi è un altro giorno, un giorno uno. Stesso lavoro, addetta alle pulizie, ma nuovo hotel il Magnolia. Ha vissuto così tanti “primi giorni” che ha dovuto annotarli per non dimenticarseli. Questo è il ventunesimo…

Indossa una camicia bianca pulita, Noelle, sotto a una felpa con cappuccio nera e una gonna, nera, elegante con scarpe, nere, comode. In spalla ha uno zaino pulito e in ordine. Sembra un qualsiasi altro membro dello staff che entra a lavorare.

Il suo programma per la giornata è semplice: dimostrare in fretta le sue capacità, in modo che domani la lascino libera. Libera, già, perché all’inizio ti affiancano una collega. Ah… e la cosa più importante: fare in modo di piacere a tutti.

Noelle Tende a durare di più nelle strutture piccole. Una volta per otto mesi, un record. Negli hotel più grandi, invece, e soprattutto nei cinque stelle, non è mai riuscita a rimanere più di un mese. Il guaio è che lì tende a diventare tesa e impaziente e ad alzare in fretta la posta in gioco. Poi è più probabile che gli ospiti si lamentino per ogni piccola cosa.

Alle volte, deve ammetterlo, le spiace parecchio andarsene. Quando lega con le persone, quando la sorprendono con un abbraccio affettuoso… quando non sospettano ancora di lei.

Gli ospiti vanno e vengono. Ma alcuni si fermano parecchio portandosi dietro valigie traboccanti e beauty case pieni di creme e trucchi… Il bagno. È la sua stanza preferita! Ma bisogna fare attenzione, deve scegliere con cautela. Perché basta poco per ricevere un reclamo.

Quando accade mantiene un basso profilo per due settimane e non porta via niente, cosa che la uccide. Si mangia le unghie, perde l’appetito. Poi dà le dimissioni con una scusa degna e parte per un nuovo hotel, in un posto nuovo.

E così è pronta per andare di nuovo a caccia di piccole cose insignificanti. Cose che non usa, ma si limita a conservare. Una piccola collezione di oggetti ordinari, tracce di vite felici e normali.

Ma in questo ventunesimo hotel ad aspettarla ci sono Rose, Gabi, Mali e Phil. Persone che come lei nascondono una ferita, che come lei tentano di mettere a tacere un dolore. Persone che hanno il potere di far saltare gli equilibri. E se Noelle potesse avere un’altra vita? E quando ti fai questa domanda, non puoi più tornare indietro.

RABBIA
di Roberta Milanese, Ponte alle Grazie, 160 pagine, anche in ebook

Rabbia

“Tra tutte le emozioni la rabbia è di sicuro quella che ha più potere di farci perdere la ragione: può farci dire cose scomode, indurre reazioni impulsive di cui poi ci pentiamo, o addirittura accecarci fino ad arrivare a commettere azioni dannose per noi e per gli altri. Per questo è da sempre considerata un’emozione potenzialmente pericolosa, una sorta di retaggio ancestrale che condividiamo con il mondo animale ma da cui, in qualità di esseri umani pensanti, dovremmo emanciparci.”

Perdere le staffe. Dare in escandescenza. Fare il matto. Andare in bestia ma anche (questa la adoro) mi scappano i cavalli! La rabbia non gode di una grande opinione, si sa. Anzi, è qualcosa che dobbiamo gestire, controllare ma se fosse possibile, sarebbe ancora meglio non provarla affatto.

E se l’esperienza dell’eccesso di rabbia viene guardata con disappunto e vissuta spesso con imbarazzo, soprattutto a posteriori, ancora più velenose sono le situazioni in cui la rabbia si è invece “raffreddata”, perché si trasforma in qualcosa di molto pericoloso: il risentimento e il rancore, finendo per ammorbare la vita non solo di chi la sperimenta, ma anche di coloro che gli stanno accanto.

Di sicuro una cattiva gestione delle emozioni comporta svariate conseguenze. E una cattiva gestione della rabbia può produrre effetti dannosi anche sulla salute: problemi cardiovascolari, emicranie, gastriti, bruxismo, solo per citare i sintomi più frequenti.

Ma ciò che spesso non ci dicono è che senza la rabbia stare al mondo sarebbe davvero molto più faticoso. Perché la rabbia è preziosa (come lo sono tutte le emozioni fondamentali) e possiede una indispensabile funzione adattiva.

Il suo ruolo principale è duplice: da un lato aiutarci a capire quali sono gli obiettivi per noi importanti; dall’altro fornirci le energie necessarie per raggiungerli, rimuovendo gli ostacoli e affrontando i pericoli che incontriamo sul nostro percorso.

Senza la rabbia, ad esempio, non riusciremmo a reagire a una frustrazione superandone gli effetti depressivi, né a trovare la spinta per superare i nostri limiti. La rabbia è l’emozione del problem solving e, se ben incanalata, ci permette di mantenere gli occhi sull’obiettivo, la giusta concentrazione e di sfruttare le nostre energie nel modo adeguato.

La rabbia, insomma, è al contempo limite e risorsa e, come nel caso di tutte le altre emozioni, è l’eccesso a renderla pericolosa, mentre l’abilità nel gestirla ci permette di alzare il livello delle nostre capacità e quindi delle nostre prestazioni.

Perciò comincia a badare alla tua rabbia, rispettala e impara a farne un buon uso.

I Libri a Colazione sono un podcast di Chiara Beretta Mazzotta. Puoi ascoltarlo su Spotify, iTunes, Apple Podcast, Spreaker e Alexa. Alla prossima settimana e buoni libri!

Recupera i Libri a Colazione 13 maggio 2023

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