Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Il verdetto di Graham Moore e Sei proprio il mio typo di Simon Garfield.
Clicca per il podcast
IL VERDETTO
di Graham Moore, traduzione di Irena Trevisan, Neri Pozza, 336 pagine, anche in ebook
Maya Seale nel 2019 è una avvocata della difesa di 36 anni ma dieci anni fa era una giovane giurata colma di ideali. Ideali che l’hanno portata a difendere a spada tratta un uomo accusato di omicidio: Bobby Nock, un insegnante afroamericano di scuola superiore. Maya si è spesa tanto da riuscire a convincere i colleghi della giuria che fosse innocente. E Nock venne infatti dichiarato innocente.
All’epoca dei fatti – era il 2009 – la giovane Jessica Silver, una studentessa di quindici anni figlia di un magnate, un giorno non aveva più fatto ritorno nella sua casa di Los Angeles. Il corpo non era stato ritrovato e Bobby Nock, il suo insegnante di inglese, era il principale sospettato (colpa di una serie di messaggi che l’uomo ha scambiato con la ragazza e, soprattutto, delle tracce ematiche ritrovate nella macchina del professore).
Ed ecco che questa vecchia storia salta fuori con l’anniversario della scomparsa di Jessica. Ma questo processo controverso non è mai stato dimenticato né dall’opinione pubblica, né dalla stampa, né dai giurati molti dei quali si sono pentiti della propria presa di posizione.
Il più agguerrito in questo senso è Rick Leonard: l’ex giurato nero si è amaramente pentito della sua scelta e ha dedicato tutti questi anni a scoprire la verità. E ha anche pubblicato un libro in cui ha incolpato apertamente Maya di un atteggiamento manipolatorio, quasi fosse una bulla capace di calpestare le opinioni altrui.
A complicare le cose c’è Murder Town una serie di documentari che indaga sui crimini e che ha deciso di dedicare una puntata speciale alla storia di Jessica e soprattutto alla vicenda di Maya. Ma ecco che, durante una riunione tra dieci degli undici giurati, uno di loro viene assassinato… ed è proprio Rick. Ma il guaio vero è che viene ritrovato nella stanza di Maya.
Ed ecco che da giurata, ad avvocata, la donna si ritrova accusata di omicidio. Una storia che non risparmia uno sguardo feroce sul sistema giudiziario americano, sul razzismo del sistema e dell’opinione pubblica e del ruolo sempre più invasivo e dannoso dei media.
SEI PROPRIO IL MIO TYPO
di Simon Garfield, traduzione di Roberta Zuppet, Tea, pagine 364, anche in ebook
Che sia per una storia o per un messaggio su WhatsApp ma soprattutto quando scriviamo qualcosa su Word. Noi le usiamo tutti i giorni e le riconosciamo anche inconsciamente, attraverso i loghi, le marche, le scritte che fanno parte del nostro quotidiano. Parlo dello stile dei caratteri che compongono le parole.
Perché il sottotitolo di questo super gustoso saggio è “La vita segreta delle font” (la parola ha origine dalla parola francese “fount” che in italiano significa “fonte”). Una specie di tuffo nelle storie più curiose e interessanti della tipografia che, diciamolo, prima dell’avvento del computer e di un certo Steve Jobs che per le font aveva una passione maniacale, erano oggetti del tutto sconosciuti.
Oggetti per i quali toccava, letteralmente, sudare parecchio. Sì, perché prima una font andava studiata, immaginata e disegnata. Poi andava realizzata: piombo che si fonde, stampi per ogni singolo carattere e ogni segno di interpunzione. Stampi che poi servivano per realizzare parole, frasi, testi.
Quindi questa è una storia che c’entra con il gusto, con l’arte, con il disegno e con la passione di chi ha dato vita a queste font. E con una serie di leggi non scritte che per alcuni sono una faccenda seria serissima: per dire un conto è una scritta in Helvetica ma guai a usare il Comic Sans! E per un libro è molto facile che venga adoperato il Garamond…
E occhio perché non si tratta solo di aspetti grafici ma di veicolare significati ed emozioni. Perché un sito che cambia le font può funzionare molto meglio (o molto peggio) e i clienti possono imbizzarrirsi se un catalogo non usa più la stessa font e non vi dico i lettori dei giornali dopo un restyling!
Insomma, qui troverete tutto ma proprio tutto e l’autore è un talento a descrivervi le differenze tra le font, differenze che potrete vedere anche graficamente. Un libro per gli appassionati e per i curiosi che adesso sceglieranno con grande consapevolezza le proprie font!