Libri a Colacione 10 ottobre 2020

Libri a Colacione 10 ottobre 2020

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Come un animale di Filippo Nicosia ed Eroine di Marina Pierri.

Vuoi ascoltare la puntata? Ecco il podcast!

COME UN ANIMALE
di Filippo Nicosia, Mondadori, pagine 222, anche in ebook

Come un animale di Filippo Nicosia

Andrea ha quarantani ed è un insegnante in pausa, è un uomo in pausa. E ha deciso di rintanarsi, di lasciare tutto e nascondersi in una villa nella campagna romana. Una casa malandata e isolata, una casa che ha resistito al tempo ma ne porta tutti i segni.

Perché è lì? È questa la domanda a cui dovrete dare una risposta leggendo questa storai. Perché è evidente che c’è qualcosa nel suo passato con cui non vuole (ancora) fare i conti. Un dolore che lo costringe a sottrarsi. Perché l’unica soluzione possibile, quando soffri troppo, è una specie di non-vita.

I rumori degli animali notturni mettevano i brividi. Mi sono raggomitolato su me stesso come un bimbo e ho chiuso gli occhi. Fuori dal finestrino il buio non mi nascondeva, sapevo benissimo che ero lì.

Andrea passa le giornate facendo trascorrere le ore, leggendo i libri che ama, catturando e uccidendo insetti che poi colleziona. Andrea vuole stare da solo. Ed è ovvio che, invece, la vita faccia di tutto per disturbarlo.

Il disturbo si chiama Yuri ed è il figlio di una famiglia malavitosa della zona e ha bisogno di aiuto. Ha bisogno di aiuto con la scuola, di ripetizioni. E poi c’è Silvie, la sua vicina di casa, che sta con un maniscalco e che lui osserva.

E questa solitudine violata, queste presenze indesiderate diventano la spinta che permette al protagonista di guardare in faccia i propri dolori. Perché l’unica strada possibile è la condivisione di ciò che ci ha ferito.

Ed ecco perché i libri ci aiutano perché condividiamo vita ed esperienze con i personaggi. È un dialogo silenzioso, ma è pur sempre un incontro.

EROINE
di Marina Pierri, Tlon, pagine 272, anche in ebook

Marina Pierri Eroine

La serialità è sempre stata considerata un prodotto di serie B. Bollata come intrattenimento, quindi come qualcosa di poco conto, di minimo spessore e di scarso contenuto. Ma le serie Tv hanno il potere della trasversalità, sono messaggi che raggiungono le folle e hanno la forza di influenzarci tanto da cambiare il nostro sguardo sul mondo.

Ed ecco che Marina Pierri si concentra sui personaggi delle serie tv e soprattutto su quelle che hanno il pregio di rappresentare tutte quelle persone che, di norma, sono assenti nelle storie, storie che prediligono personaggi stereotipati che, ovviamente, non rappresentano la varietà dei vissuti.

Perciò addio alle principesse classiche che cercano un principe che le salvi e largo alle Daenerys Targaryen, né buone, né cattive, ma complesse, insicure, coraggiose, contraddittorie.

Questo libro non è la storia delle serie tv ma propone una fotografia della narrativa televisiva vista attraverso la lente del “femminismo intersezionale”: l’idea è quella di concentrarsi sulle narrazioni inclusive, quelle che mettono al centro personaggi femminili che per etnia, religione, sesso, età, casta, genere eccetera di norma venivano esclusi e non rappresentati.

Perciò: la donna nero che è l’unica del cast e viene rappresentata sempre nello stesso modo: una Barbie di colore. La coprotagonista che o è lì perché è carina o e lì perché deve rompere essere una burbera rompiscatole, la trans che viene uccisa…

Qual è il problema: se rappresento qualcosa, le do visibilità; se non la rappresento, la annullo. E le serie che guardiamo sono profondamente connesse con il mondo e con il modo in cui viviamo e quindi sono uno strumento, anzi, un veicolo essenziale per la costruzione di un mondo paritario. La domanda più interessante, in effetti, davanti a una serie tv non è: cosa sto guardando, ma cosa non sto guardando, quindi cosa non stanno rappresentando.

Eroine è anche uno strumento prezioso per chi le storie le vuole narrare. Per chi si interroga sull’efficacia di un personaggio femminile, sulla sua capacità di rappresentare davvero le donne, evitando la trappola di scrivere e creare maschi travestiti da femmine. È quindi una immersione nel viaggio dell’eroina attraverso dodici archetipi che riflettono le trasformazioni interiori dei personaggi, prendendo spunto dalle donne che popolano le serie tv.

Ma è anche un viaggio interiore, questo. Perché le eroine delle serie tv possono aiutarci a far emergere la nostra identità, possono aiutarci ad autodeterminarci o, come dice il sottotitolo “possono aiutarci a fiorire”. Che non vuol dire produrre e performare e in qualche modo uniformarci con gli standard e le richieste della società, significa prendersi cura di sé, fiorire significa trovare la propria vocazione, essere in linea con se stessi e con i propri desideri.

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