Il ponte è crollato da un’ora. Penzola minaccioso, sopra alla sua testa. Sopra alla casa in cui è nato, cresciuto, la stessa in cui sono i morti i suoi, nella quale si è sposato ed è poi rimasto solo. Muoviti!, gli gridano da fuori, mentre nell’aria vortica la polvere e la calce.
Gabriele sa che presto crollerà tutto e pensa alle cose da salvare. Si guarda intorno e non sa decidersi. Le foto, i soldi, i documenti. Un libro speciale? Le scarpe? In sessantaquattro anni ne ha accumulate di cose e di ricordi… Se le cose da salvare sono troppe, come si fa?
Un anno dopo il crollo Petra Capoani, una giornalista che lavora per un quotidiano locale è chiamata a scrivere un pezzo su Gabriele Maestrale. Non le pare una buona idea ma non ha molta scelta, il direttore glielo ha chiesto.
Che cosa chiedere a un uomo che, da oltre un anno, abita al civico 36 di via dei Bastioni, l’unica casa ancora in piedi sotto il ponte? Uno che vive nell’unico edificio che non è stato abbattuto, che sorge sotto i resti di un ponte le cui macerie potrebbero crollare da un momento all’altro? Sì perché alla fine Gabriele si è rifiutato di andarsene e le persone si sono stancate di provare a convincerlo.
A guardare ciò che resta delle case distrutte, il fiume che scorre, il moncone del ponte… tutto parla di un luogo spezzato, letteralmente. C’era stato molto dolore. Ma per Petra il supplizio è un altro, fare i conti con la malattia che si è portata via sua madre e accettare di non vederla mai più.
Dentro casa, Gabriele conta i passi e lo spazio a disposizione, nel piccolo mondo in cui si è rinchiuso e non ha alcuna voglia di discutere delle cose da salvare, di quelle da lasciarsi alle spalle, di esistenze monche. Eppure lui, chiuso lì dentro, è in grado di far cambiare persone e cose là fuori.
Una storia che parla dei trentenni alle prese con il proprio posto nel mondo, migranti a caccia di una occasione che un’Italia avara è restia a dare, che parla di famiglie, di amori che hanno resistito al tempo, di amori falliti e di quanto possano influire sulla nostra vita.