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La cinquina della seconda edizione del Premio DeA Planeta
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Premio Dea Planeta: annunciata la cinquina

Il Premio Dea Planeta a un mese dalla chiusura del bando ha appena annunciato la cinquina finalista. Ben tre autori con pseudonimo, una scrittrice e una giornalista.

La cinquina del premio Dea Planeta è già arrivata. A fine febbraio si è chiuso l’invio dei testi e dopo un mese ecco qui i nomi dei finalisti.

  1. La marocchina di Silvia Bottani
  2. La congregazione di David Mancini (pseudonimo)
  3. Io sono luce di Rosa Matteucci
  4. L’esercizio di CP (pseudonimo)
  5. Nel silenzio delle nostre parole di Diego Tommasini (pseudonimo)

Pseudonimi a parte – ben tre! – dei quali per ora si può dire poco, abbiamo la scrittrice Rosa Matteucci (già finalista del Premio Strega e vincitrice del Premio Grinzane Cavour) e la critica, curatrice e giornalista Silvia Bottani.

Il premio Dea Planeta

Delle oltre 1.200 opere ne sono state ammesse 1169, di cui ben 208 presentate da autori sotto pseudonimo. I generi che hanno prevalso? La narrativa noir e thriller, fantasy e storie vere.

A selezionare la cinquina è stato un comitato di lettura designato da DeA Planeta Libri, che ha letto e valutato tutte le opere ammesse al concorso.

Adesso la palla passa alla giuria composta da: Massimo Carlotto (scrittore), Marco Drago (presidente Gruppo De Agostini), Claudio Giunta (docente e scrittore), Rosaria Renna (conduttrice radiofonica e televisiva) e Manuela Stefanelli (direttrice Libreria Hoepli) sta curando la selezione finale e sceglierà il romanzo vincitore della prima edizione.

Il vincitore del premio Dea Planeta

Il vincitore della prima edizione del Premio si aggiudicherà un montepremi di 150.000 euro, da considerarsi come anticipo sulle vendite, e vedrà il suo romanzo pubblicato nel mese di maggio da DeA Planeta.

L’opera verrà presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino, cui seguirà un intenso tour di presentazioni nelle librerie e nei festival letterari più importanti d’Italia.

A seguire il romanzo vincitore sarà pubblicato in lingua spagnola presso case editrici del Gruppo Planeta e verrà tradotto in lingua inglese e francese per essere proposto a editori internazionali di quei mercati.

L’autore dell’opera vincitrice inoltre entrerà di diritto nel Comitato di Lettura della successiva edizione del Premio.

Cerimonia di premiazione del Premio Dea Planeta

L’opera vincitrice verrà annunciata lunedì 15 aprile nel corso della cerimonia di premiazione che si svolgerà in serata presso il Blue Note di Milano.

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5 comments

Gianni 28/03/2019 at 14:01

Peccato! Credonel mio romanzo… mi rifarò in quanto a me continuerò a correggerlo, dopo mille e mille correzioni fino a quando non sarà perfetto…

El Cugino 28/03/2019 at 17:28

Bravo!

Chiara Beretta Mazzotta 29/03/2019 at 18:13

Questo è lo spirito giusto!

Patrizia 29/03/2019 at 15:41

Che senso ha premiare e promuovere scrittori che già pubblicano per grandi case editrici? Pensavo che fosse un premio per lanciare penne nuove nel panorama internazionale invece si è rivelata la solita buffonata all’italiana. Una cinquina fatta fa due scrittrici affermate e 3 pseudonimi dietro i quali si può (spero di no) celare chiunque. Delusa.

Chiara Beretta Mazzotta 29/03/2019 at 18:12

E dove sarebbe scritto che il premio è fatto per lanciare nuove penne?
Nel bando è chiaramente scritto che possono partecipare autori editi e non, e anche che è possibile partecipare con pseudonimo.
Il premio va a un libro, Patrizia. L’editore non fa volontariato, paga 150.000 euro di anticipo per un testo che spera essere di successo, di recuperare questo investimento e di vendere trilioni di copie!
Dea Planeta Indice un premio e cerca il migliore. Se il migliore è noto o ignoto, pazienza. Anche se, fidati, l’esordiente che vince è una storia ben più bella da condividere.
E comunque la scrittrice nota è una, Silvia Bottani è una esordiente. Di lavoro fa la curatrice e la critica d’arte.
Poi, se vogliamo guardarla dal lato scrittore famoso: secondo te quanti incassano 150000 euro di anticipo? Qui si tratta di fare il salto e magari il botto. Pubblicazione in Italia, immediatamente anche in Spagna (pensa che mercato immenso) e poi vendita dei diritti all’estero. Quindi traduzione in inglese, francese e tedesco. A chi non conviene partecipare? A chi vende già milioni di copie!

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