Salone del libro di Torino 2018: code e creditori

Salone del libro di Torino 2018: code e creditori

Salone del Libro di Torino 2018. Si è appena aperta la 31esima edizione dell’evento libresco dell’anno, c’è chi parla già di record; le code non mancano, gli ospiti neppure… ma ci sono pure i guai.

Il Salone del libro di Torino 2018 inizia all’insegna delle code. Stampa, operatori del settore, relatori, insegnanti… tutti accalcati nella corsia preferenziale per gli accrediti, che di preferenziale parrebbe avere poco.

Taglio del nastro al Salone del libro di Torino 2018

Ma lo spettacolo deve continuare, anzi, cominciare. Il taglio del nastro è previsto per le 10.45 in Sala Gialla. Sul palco si passano il testimone il presidente Massimo Bray, la presidente della Rai Monica Maggioni, Nicola Lagioia il direttore del Salone. Tra gli ospiti i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati, i ministri Dario Franceschini e Valeria Fedeli (assente Chiamparino, colpa della sciatalgia).

Monica Maggioni si chiede se, nel 2018, abbia ancora senso il Salone del Libro. Sì. perché i libri offrono una narrazione inclusiva. Nei libri ci sono le domande che ci permettono di capire il mondo. E non sussiste alcuna guerra con il digitale definito “uno strumento meraviglioso quando ci permette di costruire un dialogo”. E ribadisce l’importanza per la Rai di esserci dove accade qualcosa che conta, non solo per i lettori, ma per tutto il Paese.

Nicola Lagioia gongola per le code. Ringrazia per la libertà che gli è stata data da Bray e gli ha permesso di svolgere al meglio il proprio lavoro. Sottolinea che «il libro non è una merce come le altre. Noi non amiamo i libri perché ne facciamo vendere così tanti, noi amiamo tanto i libri per questo ne vendiamo così…». E lascia la parola allo scrittore spagnolo Javier Cercas e alla sua lectio magistralis sull’Europa e l’eroismo della ragione.

I guai del Salone del Libro di Torino

Tantissimi gli ospiti attesi al Salone, soprattutto stranieri (come di consueto). Quest’anno il Paese ospite è la Francia. Sono previsti 32 stand di editori internazionali. E gli espositori sono più di 1700 – tra cui 10 case editrici appena nate – e occuperanno gli oltre 30mila metri quadrati del Salone.

È stato risolto il problema di overbooking. Erano infatti rimasti fuori 30 editori (mancava spazio, pare, perché alcuni marchi avrebbero chiesto stand più grandi). È stata quindi realizzata una tensostruttura di 1.500 metri quadri all’esterno del Padiglione 3. Questo spazio sarà il Padiglione 4 e, oltre alle case editrici, ospiterà il Caffè Letterario.

Restano i guai economici (si parla, pare, di 3 milioni di euro). Cioè le fatture non saldate ai fornitori – quelli che permettono al Salone di esistere – che aspettano di essere pagati, alcuni dal lontano 2014. I creditori hanno scritto una lettera domandando alla Fondazione se verranno liquidati i loro debiti e con che tempi. Persone che anche quest’anno ci saranno e contribuiranno alla realizzazione dell’edizione.

Il Salone del libro di Torino è fallito?

Molti non se ne sono accorti ma la Fondazione per il Libro, quella che organizza il Salone del Libro, è in liquidazione. Il che significa,  come scrive il giornalista Gabriele Ferraris su Gabo, che il Salone del Libro è fallito. «Le Fondazioni, a differenza delle aziende, non falliscono. Vengono messe in liquidazione. Ma i motivi, e le conseguenze, sono uguali. Tu fallisci quando la tua azienda va a rotoli, e non hai più i mezzi per pagare i creditori. Giustappunto quello che è capitato alla Fondazione per il Libro.»

Quindi ai creditori non resta che sperare, perché tutto dipende da quello che c’è in cassa e ciascuno riceve in proporzione. Si parla di vendere il marchio (ma l’ultima perizia stimava un valore di soli 160.000 euro) e gli allestimenti delle Sale Azzurra, Blu, Gialla e Rossa.

Vedremo che cosa accadrà.


Vuoi leggere come è andata la 31esima edizione del Salone del Libro di Torino?


 

Articoli suggeriti

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *