Maschile e femminile è qualcosa che impariamo presto, con i colori e, soprattutto, con le parole. Il, la ci educano a pensare in questo modo, perché anche la nostra lingua ha un genere “l’italiano che è maschile è una lingua femminile” ci dice l’autore. E questa è una storia speciale che racconta di “quando il diventa la quando la diventa il”.
A quel tempo
non c’era problemapotevo essere Bill
potevo essere Bella
Annabill e Buffalo Bella.
Buffalo Bella – così ama chiamarsi la protagonista – per gli altri è Annabill – è una bambina che ama i cowboy, i pirati e i cavalieri. Gioca con le parole, gli articoli e soprattutto le vocali. A, e, i, o, u spiccano nel testo con il loro grassetto, definite come definitivo pare essere il maschile e femminile della realtà che ci circonda.
Le illustrazioni a matita raccontano questo divenire dell’identità dando forma a una storia di formazione e costruzione dell’io. Si parla di genere, si parla di transessualità infantile, ma soprattutto si parla di identità. Si parla di trovare il proprio spazio nel mondo, nella piccola parte di mondo che ci riguarda quella che troviamo quando apriamo la porta e usciamo. Sarà piccola, certo, ma se ci respinge è un problema, grande.
Sul mio cavallo a dondolo
a volte andavo in gondola
facevo rodei e traversate
ero pirata, cavaliere, cow-boy.
Un mondo che ci può accogliere o giudicare e quando ci giudica ci fa sentire inadeguati. Proprio per questo, fatevi un regalo, prezioso: regalatevi uno sguardo che accoglie che impara a pensare in termini di valore, qualità. Regaliamoci tutti la gioia dello stupore, perché se fossimo uguali, non ci sarebbero sorprese.
E se siamo noi ad aver bisogno di essere accolti, impariamo a permetterci di essere liberi impariamo che:
Io sono
chi sono
Io sarò
Chi voglio