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Libri a Colazione

Libri a Colacione 28 ottobre 2017

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica dei libri di Tutto Esaurito su Radio 105! Ecco i BookBlister consigli della settimana: Diciamolo in Italiano di Antonio Zoppetti (Hoepli) e La ragazza che dormì con Dio di Di Val Brelinski (Nutrimenti).


Vuoi ascoltare la puntata? Ecco il podcast!


DICIAMOLO IN ITALIANO
di Antonio Zoppetti, prefazione di Annamaria Testa, Hoepli, p. 216

Diciamolo in italiano, Antonio Zoppetti, Hoepli

Un serioso saggio sul buon uso della lingua? Un’invettiva contro l’inglese? Nulla di tutto questo. Semmai la storia, puntuale, di come l’italiano – e gli italiani – abbiano accolto con sempre maggiore scioltezza lemmi dalla lingua inglese. Il guaio? Quando una parola entra nell’uso comune, spesso qualcos’altro viene dimenticato. Ed ecco che i corrispettivi italiani delle parole inglesi che accogliamo nel nostro vocabolario, vengono messi in un cantuccio fino a essere del tutto sfrattati. Il risultato? È l’itanglese.

Leggendo questo saggio scoprirete come sono andate – linguisticamente – le cose negli ultimi trent’anni. E non solo in Italia ma anche all’estero. Perché negli altri Paesi non sono sempre di manica larga come da noi e spesso l’opposizione alla lingua conquistatrice – pensiamo all’ordinateur francese che chiude la porta al computer – è notevole.

Il rischio è questo: se le parole nuove necessarie per descrivere tutto ciò che è nuovo sono importate solo dall’inglese, potremmo presto perdere la capacità di esprimerle nella nostra lingua. E allora sì che relegheremmo l’italiano al lessico dell’antico, e lo faremmo morire. L’epoca delle grandi invenzioni, tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, ci ha portato la lampadina, il telegrafo e la televisione, non la lamp, il telegraph e la television.

C’è poco da ridere. Perché in Italia negli ultimi anni quasi tutti i neologismi sono inglesi.  È come se avessimo smesso di prendere in considerazione le alternative, quando arriva un neologismo. Pensiamo per esempio al mouse così chiamato per la sua forma e il suo colore – grigio con una lunga coda, il filo – che diventa souris in Francia, ratón in spagnolo e maus in tedesco, mentre in italiano nessuno ha mai pensato di chiamarlo “topo”.

“Quel ramo del lago di Como sud coast oriented, tra due catene non-stop di monti tutte curvy, a seconda dell’up-down di quelli, divien quasi a un tratto small-size e a prender un look da fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera overside; e il ponte, che ivi linka le due rive, par che renda ancor più friendly all’occhio questo effetto double face, e segni lo stop del lago e il restart dell’Adda, fino al remake del lago dove le rive, sempre più extralarge, lascian lo spread dell’acqua rallentarsi in un relax di nuovi golfi curvy.”

Sì, sono i “Promessi sposi” in versione itanglese! Se non vogliamo finire così, ragioniamoci su, anzi, leggiamoci su. Perché potremmo trovarci a recensire un libro così: “Ecco un libro cool che andrebbe letto as soon as possible (o peggio, asap!). Perché think different è sempre un must”.

LA RAGAZZA CHE DORMÌ CON DIO
di Val Brelinski, traduzione di Sandro Ristori, Nutrimenti, p. 415

La ragazza che dormì con Dio, di Val Brelinski, traduzione di Sandro Ristori, Nutrimenti

Che cosa significa nascere e crescere in Idaho negli anni Settanta, soprattutto se la tua famiglia è fortemente cattolica? Ce lo racconta Jory, che è la protagonista di questa storia. Quando la incontriamo è il 31 agosto e suo padre sta portando lei e la sorella Grace in una casa abbandonata. Lì le porta e lì le lascia.

La casa del loro esilio era vecchia e diroccata, le mura bianche rovinate dalle intemperie, le tegole del tetto sbeccate e ricoperte di muschio. E sotto la ripida sporgenza del secondo piano, un’enorme finestra a forma di rombo fissava il mondo dal suo timpano come l’occhio solitario del fante di quadri.

È una questione di segretezza, in effetti, perché certe verità non devono stare sotto gli occhi dei vicini, e se nella zona non ci sono scuole e chiese è meglio. Ma dallo sguardo di Dio non puoi fuggire, non certo benevolo o pietoso, sono occhi severi, occhi che giudicano. Jory ci è abituata. Nella sua vita non si balla, non si va al cinema, neppure al bowling… non ci si trucca né si indossano gioielli. Non si fanno le cose che fanno gli altri ragazzi perché è peccato.

Funzionava così.
Non ci si poteva fare il bagno insieme ai maschi, non si poteva andare al circo o al bowling, non si giocava né a biliardo né a carte (a parte Uno), non si ballava. Niente cinema, niente trucco, niente buchi alle orecchie o gioielli vistosi, o vestiario immodesto di qualsiasi tipo. Gli uomini dovevano portare i capelli corti, le donne lunghi. E il concetto di GIOIA era riassunto nella formula: Gesù In Ogni Istante Amerò.

Ma anche nelle case timorate di Dio accadono eventi imprevisti. Succede quando Grace, viene mandata a casa prima del previsto dal Messico, dove si trova a lavorare come missionaria. tornando da una missione in Messico, dichiara di essere in dolce attesa. E non di un bambino qualunque: lei aspetta il figlio di Dio.

“Ma il lavoro che Dio ha fatto in me è appena cominciato”, disse Grace con un sorriso raggiante. “I suoi piani per me sono persino più grandi di quanto avessi immaginato.”

 Come possono due genitori affrontare tutto questo? Per prima cosa dovrebbero avere il coraggio di guardare… e invece la soluzione che pare migliore è chiudere gli occhi e nascondere alla vista anche Grace. E continuare a vivere come se nulla fosse accaduto.

È un esordio questo. Compiuto, solido che affronta grandi temi: l’adolescenza, la religione, il Bene e il Male, il rapporto con i propri genitori…  la Brelinski ricorda un po’ la Toews e con lei condivide l’essere cresciuta in un contesto religioso molto rigido. Ed è forse l’abitudine alle stranezze, ai rigori parossistici che la conducono a una narrativa che regala parecchi guizzi, soprattutto personaggi che è proprio difficile incasellare.

Ti sei innamorato di un libro? Scrivimi a info@bookblister.com e raccontami perché è speciale e diventerà il prossimo BookBlister consiglio!

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