“Quante volte mi sarai passata accanto, accarezzando le sfumature della nebbia con la tua bocca incredibile? La tua bocca nella mia fu un esercito di formiche. È ancora presto per parlare di Lei. Prima bisogna capire alcune cose. Eri lì, certo. Io ancora non ti conoscevo. È imperdonabile. Anche se in me intuivo già la tua borsa a fiori, il dolce bruciore, il rimmel nero e verde. Nel momento stesso in cui comprai il biglietto aereo. Anche prima”.
Nico ha diciannove anni, la vita davanti, la voglia di cambiarla la propria vita. E lasciarsi alle spalle una famiglia segnata dal dolore. Un fratello che non c’è più, una madre dallo sguardo assente e un papà che cerca di fare pari con il bicchiere. E perché non ripartire da capo proprio da Cambridge?
Si sa, quando arriviamo in un posto a cui non apparteniamo e in cui le persone non sanno nulla di noi possiamo ridisegnarci e reinventarci del tutto. È come rinascere. Quello che Nico non si aspetta? La vita ha in serbo per lui parecchie sorprese. A cominciare da due nuovi amici, Pierre e Gennaro. E poi c’è Lei. Questa bellezza sofferta che viene dal Nord e ha un passato disastroso alle spalle.
Alle volte ci innamoriamo di qualcuno perché vorremmo smettesse di soffrire o perché, soffrendo, è in grado di capirci meglio (o ci permette, attraverso il suo dolore, di capirci meglio). Se amate le parole e la poesia e se sentite il bisogno di cambiare e magari di viaggiare… leggetelo!