Una storia nera di Antonella Lattanzi, La migliore delle vite di Davide De Juan Marcos e Divorzio alla cinese di Zhenyun Liu. Ecco i consigli da leggere di Tutto Esaurito su Radio 105 di questa settimana.
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►VOLTAPAGINA
Una storia nera, Antonella Lattanzi, Mondadori, p. 360, ebook
Un uomo stimato. Un uomo che ama i suoi figli. Un uomo che diceva di amare pure sua moglie. E Carla, Vito, lo ha amato da morire. Quasi quasi ci riusciva pure a morire… almeno lui glielo ha promesso un mucchio di volte: “Ti sgozzo come un porco e ammazzo pure i nostri figli” le gridava.
Mentiva, in parte. Perché in realtà l’unica a prenderle è stata Carla. E di botte ne ha viste tante fino a pensare che fossero normali e anche se lo sa che è stato il marito peggiore che potesse immaginare non riesce a sentirlo per davvero. Si può amare il proprio carnefice?
Nonostante tutto però Carla è riuscita ad allontanarsi dal marito, lei e Vito si sono lasciati. Adesso Carla vive con i suoi tre figli, due grandi e poi c’è la piccola Mara che sta per compiere tre anni. E il suo papà lo vorrebbe alla festa di compleanno… anche se la famiglia non è più unita, il regalo di una famiglia per una sera lei lo vorrebbe.
E così Carla alza il telefono e invita l’ex marito. Incredibilmente la serata trascorre tranquilla. Niente botte, niente crisi di gelosia per un sacchetto del pane diverso da solito, nessuna recriminazione per i vestiti indossati… sembravano quasi una famiglia tutti e cinque attorno al tavolo. Il giorno dopo, però, Vito sparisce.
Ha il ritmo del noir questo romanzo che però sceglie un montaggio inusuale – si parte dalla tragedia, a metà del libro si scopre il colpevole… forse – e tenta di raccontare non cosa sia il femminicidio o la violenza sulle donne, ma cose ne è di noi esseri umani quando abbiamo subito violenze, le abbiamo vissute, ci siamo cresciuti dentro. Non ci sono buoni, non ci sono cattivi, qui ci sono sopravvissuti (e non è detto che non siano pericolosi).
► DA GUSTARE
La migliore delle vite, Davide De Juan Marcos, traduzione di Sara Papini, HarperCollins, p. 223, ebook
“Quante volte mi sarai passata accanto, accarezzando le sfumature della nebbia con la tua bocca incredibile? La tua bocca nella mia fu un esercito di formiche. È ancora presto per parlare di Lei. Prima bisogna capire alcune cose. Eri lì, certo. Io ancora non ti conoscevo. È imperdonabile. Anche se in me intuivo già la tua borsa a fiori, il dolce bruciore, il rimmel nero e verde. Nel momento stesso in cui comprai il biglietto aereo. Anche prima”.
Nico ha diciannove anni, la vita davanti, la voglia di cambiarla la propria vita. E lasciarsi alle spalle una famiglia segnata dal dolore. Un fratello che non c’è più, una madre dallo sguardo assente e un papà che cerca di fare pari con il bicchiere. E perché non ripartire da capo proprio da Cambridge?
Si sa, quando arriviamo in un posto a cui non apparteniamo e in cui le persone non sanno nulla di noi possiamo ridisegnarci e reinventarci del tutto. È come rinascere. Quello che Nico non si aspetta? La vita ha in serbo per lui parecchie sorprese. A cominciare da due nuovi amici, Pierre e Gennaro. E poi c’è Lei. Questa bellezza sofferta che viene dal Nord e ha un passato disastroso alle spalle.
Alle volte ci innamoriamo di qualcuno perché vorremmo smettesse di soffrire o perché, soffrendo, è in grado di capirci meglio (o ci permette, attraverso il suo dolore, di capirci meglio). Se amate le parole e la poesia e se sentite il bisogno di cambiare e magari di viaggiare… leggetelo!
► BELLISSIMI
Divorzio alla cinese, Zhenyun Liu, traduzione di Maria Gottardo e Monica Morzenti, Bompiani, p. 287
“Voglio divorziare,” rispose Li Xuelian.
“Perché vuole divorziare? Non andate d’accordo?” chiese Wang Gongdao.
“Peggio,” rispose Li Xuelian.
“C’è di mezzo un’amante?”
“Peggio.”
“Non saremo all’omicidio, spero.”
“Se lei non fa qualcosa, torno a casa e lo ammazzo.”
Se pensate che questo sia un giallo o una nera vicenda familiare, sbagliate, in parte… È molto peggio. È un viaggio incredibile nelle leggi cinesi, soprattutto una, tanto barbara che da noi, solo a pensarci, parrebbe una cosa piovuta da un altro pianeta. Parlo del fatto che in Cina non si possono avere due figli.
Ed ecco che quando Li scopre di aspettare il suo secondo bambino da Qin Yuhe sprofonda nella disperazione. Tenerlo significherebbe infatti trasformarsi in criminali. Ma la soluzione c’è. Per quanto possa sembrare assurdo, basta divorziare prima che nasca il bambino. Sì, perché se due persone, ciascuna con un figlio, si sposano non vanno in contro ad alcuna sanzione.
Tutto risolto? Eh no, perché il marito di Li, non appena i due divorziano, sapete che cosa fa? Si risposa con un’altra donna per giunta incinta! Se vi lamentate della burocrazia italiana dopo aver letto questa storia incredibilmente tragicomica, vi parrà di abitare in Paradiso. Per chi ama le protagoniste pronte a tutto e per chi lotta per la parola “giustizia”.
#CITACIONE
Oggi, nel 1909, nasceva lo scrittore John Fante e non potevo che non ricordarlo così: “È meglio morire di bevute che morire di sete”.
Ti sei innamorato di un libro? Non essere cattivo, condividilo con me! E raccontami perché è speciale e se pensi che sia un Voltapagina, un Libro da Gustare o un Bellissimo.
2 comments
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