La pantera del Noir inFestival arriva a Milano e a Como

La pantera del Noir inFestival arriva a Milano e a Como

Si terrà da giovedì 8 a mercoledì 14 dicembre uno dei più importanti festival di genere italiano. Film e libri noir (e non solo) per catturare (anche) il pubblico del futuro.  

Il Noir inFestival – da quest’anno simboleggiato da una pantera nera – è il maggiore festival di genere italiano ed è in programma da giovedì 8 a mercoledì 14 dicembre. La prima grande novità è che la kermesse nella sua 26esima edizione lascia Courmayeur e si sposta a Milano e, soprattutto, a Como.

Non facile per una manifestazione come questa sradicarsi dal territorio – la lotta per l’identità è la lotta per la sopravvivenza – e diventare itinerante, anzi, diffusa.

Servono quindi dei punti fermi, cioè mettere al centro le storie di qualità – siano film o libri – e nuovi obiettivi cui tendere per esempio parole come “passione, scoperta, comunità e attenzione alle generazioni future”.

Lo sa bene Gianni Canova – che insieme con Marina Fabbri e Giorgio Gosetti è nella direzione dell’evento – il quale ha deciso di valorizzare l’università, motore propulsivo della manifestazione nonché terreno in cui si forma il nuovo pubblico.

Gianni Canova, Marina Fabbri e Giorgio Canova alla conferenza stampa
Marina Fabbri, Gianni Canova e Giorgio Gosetti alla conferenza stampa del Noir inFest

I ragazzi giocheranno per esempio a Fight Cult, in cui diverse squadre “combatteranno” per un film – otto noir italiani – e si sfideranno a colpi di pensieri ed emozioni. Un modo, insomma, per generare discussione e sollecitare riflessioni e non meri giudizi. Partecipa al festival anche la scuola Holden proponendo The film Garage un workshop per sceneggiatori professionisti (la partecipazione è aperta a tutti).

Sul fronte cinema il programma offre otto lungometraggi in concorso, tre fuori concorso, quattro retrospettive e omaggi, e altrettante anteprime tra cui Un sac de billes di Christian Duguay, ambientato nella Francia occupata durante la Seconda guerra mondiale, e Collateral Beauty di David Frankel, incentrato sull’odissea metropolitana di un pubblicitario newyorkese.

Venendo ai libri. Cinque sono i finalisti per il premio Scerbanenco 2016:

  • Andrea Fazioli, L’arte del fallimento, Guanda
  • Bruno Morchio, Fragili verità, Garzanti
  • Enrico Pandiani, Una pistola come la tua, Rizzoli
  • Pasquale Ruju, Un caso come gli altri, E/O
  • Fabio Stassi, La lettrice scomparsa, Sellerio

Quest’anno il festival presenterà anche il romanzo più votato sul sito di Noir in festival, che è stato: Questo libro non esiste di Marilù Oliva (Elliot Edizioni).

A Saviano, che ha appena pubblicato La paranza dei bambini (Feltrinelli), va il premio Raymond Chandler che, tra gli altri, è stato assegnato a James, Turow, Winslow, le Carré… una scelta decisamente originale e ci sarà da chiedere all’autore se per essere definito uno scrittore noir basti parlare del male.

Vista dalla Terrazza Martini di Milano che ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del festival
Vista dalla Terrazza Martini di Milano

Da non perdere l’incontro con un maestro del genere, Jo Nesbo, intervistato da Pino Insegno. Fil rouge tra l’attore e doppiatore e le storie noir? L’aver dato voce a uno dei protagonisti di True Detective o al cattivissimo Viggo Mortensen, nonché la voce di audolibri per Emons come per esempio tre atti e due tempi di Giorgio Faletti. E, chissà, forse è un appassionato del genere…

E poi Donato Carrisi, Gianrico Carofiglio, Andrea Vitali, Matteo Strukul, Marcello Simoni, Massimo Carlotto, Maurizio De Giovanni… tra le poche presenze femminili la milanese Erica Arosio.

E a proposito di milanesi, se gli scrittori latitano, non mancano i giornalisti/scrittori: Gianluca Ferraris, Piero Colaprico a cui si aggiungono Carlo Bonini, Carlo Lucarelli, Fabrizio Roncone che, moderati da Gaetano Savatteri e Barbara Sorrentini, parteciperanno a un incontro su giornalismo e scrittura, interrogandosi sul ruolo dei cronisti e sulla loro capacità di raccontare e leggere la realtà.

E che non si dica che Milano si è “scippata” anche questa manifestazione – Libriful, la telenovela tra Salone del libro di Torino e Tempo di Libri, docet – perché a guardare il programma ad avere avuto la meglio è Como.

Se non sapevate cosa fare durante e dopo l’Immacolata (e Sant’Ambrogio, per noi meneghini), adesso un programma lo avete! Nero, nerissimo.

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