Le cento vite di Nemesio di Marco Rossari, Fenomenologia del cialtrone di Andrea Ballarini e Ognuno muore solo di Hans Fallada. Tornano i consigli da leggere di Tutto Esaurito su Radio 105!
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►VOLTAPAGINA
Le cento vite di Nemesio, Marco Rossari, Edizioni e/o, p. 500, ebook
Nemesio detesta il proprio nome. Perché anche suo padre si chiama allo stesso modo. E Nemesio Viti, detto il Vecchio, è un artista, un pittore di grido ma lui e Nemo – nomignolo aberrante però sempre meglio del nome di battesimo – non si parlano da anni.
E oggi l’immortale compie ben 100 anni! Non è quindi strano che a Palazzo Reale, come reale consacrazione, gli sia dedicata una retrospettiva “con tutte le tappe salienti della sua sfolgorante carriera, intitolata dall’assessore alla cultura in un momento di straripante originalità Sulle spalle di un gigante. Vita e opere di Nemesio Viti.
Va detto che Nemo appare un ignavo, uno disinteressato da tutto, uno senza una donna, senza un lavoro decente; statico, passivo, un Nessuno! Uno che lavora come maschera al museo delle Avanguardie delle Avanguardie (sì, due volte) e sta seduto per ore a fissare tre quadri nella sala dei Vuotisti (ci sono anche i Pienisti ma questa è un’altra storia…). Il Vecchio invece, be’ lui è insuperabile! Ha fatto tutto, ha visto tutto, ha amato, si è sposato (più volte), ha avuto successo, onori, attenzioni…
Sicuri che cose stiano davvero così? Lo scoprirete leggendo e riderete parecchio ma occhio, è un trucco: ve ne starete lì contenti e mentre sarete distratti, vi verranno dette cose parecchio intelligenti.
► DA GUSTARE
Fenomenologia del cialtrone, Andrea Ballarini, Laterza, p. 131, ebook
“Qualità precipua del cialtrone è la mediocrità. Egli ne ha fatto una regola di vita. Anzi la regola. Il cialtrone non spicca in nulla neppure nella cialtroneria; al massimo può arrivare a essere un mediocre cialtrone, essendogli l’eccellenza, foss’anche in negativo, preclusa per definizione.” Questo tanto per mettere le cose in chiaro.
Primo grande problema: sono sempre cialtroni gli altri e noi, quando lo siamo ce ne accorgiamo? Secondo grande problema: cialtroni si nasce o si diventa? Se volete saperne di più, leggete questo saggio che pare più che altro un manuale di sopravvivenza.
Ciò che è certo? Ogni giorno ci tocca fare i conti con i cialtroni, dobbiamo relazionarci con loro, gestirli alle volte persino smascherarli mentre faticano per ottenere prestigio (che è poi il fine ultimo di ogni cialtrone). Però un piccolo segreto ve lo posso svelare: la condizione necessaria per poter dire di trovarsi in presenza di un cialtrone è la totale assenza di senso dell’umorismo o meglio di autoironia. Quindi occhi aperti e pure orecchie!
► BELLISSIMI
Ognuno muore solo, Hans Fallada, traduzione di Clara Coïsson, Sellerio, p. 740, ebook
Esce al cinema il 13 ottobre con una super Emma Thompson Lettere da Berlino, il film tratto da questo romanzo che ci racconta che fare la postina, nel 1940, non è certo cosa semplice. Perché ti tocca consegnare parecchia posta sgradita: cartoline che chiamano a combattere al fronte, lettere che comunicano la morte di un figlio. E la postina Eva Kluge oggi deve purtroppo consegnare una lettera come questa ai Quangel.
Otto e Anna scoprono così di aver perso il loro unico figlio. Si può donare di più al fuhrer? Ma dopo questo lutto è come se venissero liberati, è come se per la prima volta potessero vedere per davvero: le bugie, la falsità del nazismo, la sua violenza. E Otto che è iscritto al partito e lavora come operaio per la macchina bellica tedesca, inizia la propria battaglia di parole. Comincia a scrivere cartoline dicendo la verità, criticando l’orrore che lo circonda, cartoline che dissemina per la città. E presto anche Anna inizia ad aiutarlo.
Oltre a questo incredibile piccolo grande progetto di ribellione scopriamo la vita nel palazzo in cui abitano i Quangel: il giudice severo ma giusto, la vecchia ebrea che si nasconde al quarto piano, i fanatici, i barboni, i cattivi…
Otto e Anna scriveranno 300 cartoline, la maggior parte consegnate alla polizia, e questa parte della storia è tutta vera. Le parole forse non ci salvano la vita, ma la rendono degna di essere vissuta.
#CITACIONE
“La ragione principale per andare a scuola è quello di imparare che, per il resto della vita, c’è un libro per tutto” Robert Frost.
5 comments
Uh il terzo è perfetto per il compleanno di mio marito! Tra 10 giorni. WOW. Volevo giusto un’idea da aggiungere a un’altra cosa. Grazie!
Molto molto molto bene! Un buon libro regalato è sempre una buona notizia!
Ho visto ora che siete a Parigi! WOW buon divertimento. Baciiiii.
Ah come si stava bene! 😉
Il secondo mi ispira parecchio. Autoironia ne ho a pacchi (non potrei sopravvivere senza), ma siamo sicuri che mi salvi dalla cialtroneria?
E rimanendo in tema, come si riconoscono i cialtroni nel settore dell’editoria? Perchè se una volta spuntavano come funghi gli “sviluppatori di siti web”, mi pare che ultimamente la varietà del sottobosco si sia tramutata in “editor e correttore di bozze”, soprattutto a favore di self… Ma se chiedi delle referenze (studi, certificazioni, lavori precedenti…il curriculum insomma, non mi pare tanto strano), ti rispondono che per la privacy (di chi?) non possono dire con chi hanno lavorato. E io come li riconosco i cialtroni? Come si fa ad assumere uno che non ti mostra il curriculum?
(Scusi la divagazione…)
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