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Il libro che ti allunga la vita

Durante le vacanze tra uno strappo alla dieta e l’altro c’è chi pensa già ai buoni propositi di settembre. Stavolta potrete rimettervi in forma, concedervi (quasi) tutto e prevenire diversi (brutti) malanni.

La dieta non è quella pratica orribile per cui dimagrisci mangiando poco (e male), non è la bilancia per pesarsi e misurare tutto ciò che ingurgiti, né l’abuso di farmaci o palestra… la parola significa infatti “stile di vita” (dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιτα, dìaita, “modo di vivere”) e va ben oltre quello che si ingerisce.

Di solito, però, quando si parla di “dieta” si sentono precetti alquanto curiosi. No ai carboidrati, la carne rossa è veleno, niente grassi, solo frutta, solo verdura, proteine a tutto spiano, ananas, pollo, bianco d’uovo… Tante teorie astruse che non vengono mai corredate da studi – seri – e che propongono stili di vita poco praticabili, spesso dispendiosi e che rischiano di danneggiarci senza farci dimagrire per davvero (cioè, se lo fanno, i chili si recuperano non appena si torna al vecchio regime).

Per questo motivo se leggo “dieta” nel titolo di un libro, passo oltre. Non stavolta. Perché La dieta Smartfood (Rizzoli) ha un marchio importante, quello dello Ieo (l’Istituto Europeo di Oncologia) ed è stato scritto dalla giornalista Eliana Liotta insieme con Pier Giuseppe Pelicci – direttore della ricerca allo Ieo, il primo scienziato ad aver dimostrato l’esistenza dei geni dell’invecchiamento nei mammiferi – e Lucilla Titta, nutrizionista che si occupa nutrigenomica, la disciplina che va a individuare le relazioni tra patrimonio genetico e cibo.

In questo libro si parla di cosa mangiare più che di quello che va evitato. Non ci sono “regimi”, pesi, calorie… ma si spiega – bene, in modo chiaro ma scientifico – ciò che fa funzionare al meglio il nostro corpo, ci nutre, cura e previene cancro, patologie cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative.

Cibi della longevità smartfood

Sono infatti trenta gli ingredienti che non devono mancare sulle nostre tavole: 20 ci allungano la vita, 10 ci proteggono dalle malattie (se vi chiedete perché nell’immagine sono 22: nel testo tè nero e verde sono accorpati, lo stesso accade con peperoncino e paprika piccante). Nulla di strambo, si parla di arance, asparagi, cachi, cipolle, noci, lattuga, fragole, peperoncino, mele, pistacchi… alimenti che fanno parte della nostra cucina e possono farci stare bene (e magri) a lungo. Non ci credete? Date un occhio agli studi scientifici correlati (trovate tutto nella bibliografia e anche online).

A leggere sembra tutto molto semplice e chiaro ma si tratta di grandi scoperte scientifiche: ci sono infatti alimenti che attivano i geni “della longevità” come Sirt e cibi che mettono a riposo geni come Tor che ci fanno invecchiare. E ci sono alimenti che mimano il digiuno, l’arancia rossa, per esempio, che impedisce l’accumulo di lipidi e – stupitevi – il cioccolato 70 per cento: mangiatene due quadratini al dì e starete meglio (cioè avrete la pressione e il colesterolo più bassi, vasi più elastici e sangue più fluido). Tutto merito di un flavonoide, la quercetina, che si trova anche in asparagi, capperi, cipolle e lattuga.

Passando alla pratica, cosa si deve fare? Create le vostre ricette partendo dall’ingrediente principale: le verdure. Fate in modo che il vostro piatto, ogni giorno, contenga metà di verdura e frutta (più la prima della seconda), un quarto di proteine e un quarto di cereali, se integrali meglio.

E la carne? Scelte etiche a parte, non è affatto bandita. E non lo sono i carboidrati (senza, crolla l’umore e non si ragiona, nel vero senso della parola). È concesso il vino (l’alcol è una sostanza tossica per l’organismo, quindi contano le quantità).

Il grande veto – e questo forse vi peserà un po’ – sono salumi e affettati, non per la carne: a renderli dannosi sono i metodi di conservazione (salatura, impiego di nitriti e nitrati, affumicatura, utilizzo di conservanti). “Gli esperti del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro non si sentono di avallare nemmeno un consumo modesto. E gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità, a ottobre 2015, li hanno La Dieta Smartfood In forma e in salute con i 30 cibi che allungano la vita, Eliana Liotta, Rizzoliparagonati addirittura a fumo e amianto.”

Leggendo vi renderete conto che nella maggior parte dei casi si tratta di scelte di buon senso, solo che stavolta sono scientificamente motivate. Così come vengono spiegati i “vero e falso” di molte teorie che sulle riviste di moda e in rete vi rifilano con troppa leggerezza.

Insomma se vi volete un po’ di bene, evitate la dieta dello yogurt o la Dukan* e mangiate smart. Mal che vada vivrete fino a 120 anni! E se il libro non dovesse convincervi, sarà comunque a fin di bene: un euro del prezzo di copertina è destinato alla ricerca.

*Magari vi farà dimagrire ma sappiate che il signor Pierre Dukan, il suo inventore, è stato radiato dall’ordine dei medici francesi… e non solo per l’alito pestilenziale causato dalla sua malsanissima alimentazione (se fossimo nati per ingerire solo proteine, saremmo tigri) ma perché reni e fegato di molti pazienti ne hanno fatto le spese.

La Dieta Smartfood: In forma e in salute con i 30 cibi che allungano la vita, Eliana Liotta, Rizzoli, p. 359 (16 euro) ebook 7,99 euro

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