#BlisterNews le notizie in breve dal mondo dell’editoria ► Verrà ristampato in Germania il Mein Kampf, è la prima volta dalla Seconda guerra. ► Lo vince Morrissey il premio per la peggior scena di sesso. ► Non uno ma un pacco di libri: la moda della vendita in stock. ► Inizia oggi a Roma Più libri più liberi…
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► NEWS
Germania. Accadrà per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale: il Mein Kampf (“la mia battaglia”) di Adolf Hitler verrà ristampato. Il primo gennaio 2016 scadranno infatti i diritti del testo che espone i fondamenti dell’ideologia nazista, finora in possesso del ministero delle Finanze del Land della Baviera, perché saranno trascorsi 70 anni dalla morte del suo autore che si suicidò il 30 aprile del 1945. La ristampa sarà un’edizione critica con note e spiegazioni curata da un team di storici dell’Institut für Zeitgeschichte l’istituto di storia contemporanea) di Monaco di Baviera.
La favorita era Erica Jong ma il premio – il Bad Sex in Fiction Award 2015 il premio alla peggior scena di sesso – è stato assegnato dalla giuria della Literary Review al romanzo List of the Lost l’esordio di Steven Patrick Morrissey, il Morrissey degli Smiths che ha bene pensato di descrivere un incontro sessuale paragonandolo a una palla di neve che ridacchia. “At this, Eliza and Ezra rolled together into the one giggling snowball of full-figured copulation, screaming and shouting as they playfully bit and pulled at each other in a dangerous and clamorous rollercoaster coil of sexually violent rotation with Eliza’s breasts barrel-rolled across Ezra’s howling mouth and the pained frenzy of his bulbous salutation extenuating his excitement as it whacked and smacked its way into every muscle of Eliza’s body except for the otherwise central zone.”
Si vendono al metro, anzi al pacco. E costano 1 euro, 2.99, 9,99 i più cari. Su eBay i libri usati quasi si regalano, dati i prezzi ridicoli. E si vendono in stock che differiscono per numero di titoli o per peso. Talvolta anche per tema: per esempio il pacco sacro, cioè a tema religioso. È insomma un mercato parallelo dell’usato… e se pensate che nel 2014 in Italia si sono pubblicati 61.966 titoli nuovi, 169 novità al giorno (dati Istat) capite a che ritmo i libri si ammassino e quale fatica sia liberarsene.
Fine dell’anno, tempo di classifiche… Tra le tante una delle più celebri è quella del “New York Times Book Review” che ogni anno elegge i 100 Most Notable Books of the Year. E quest’anno due sono i titoli italiani: l’immancabile Elena Ferrante con Storia della bambina perduta (The Story of the Lost Child, traduzione di Ann Goldstein, Europa Editions) e, più curiosamente, l’opera omnia di Primo Levi, presentata in tre volumi per un totale di quasi 3mila pagine e curata sempre dalla Goldstein per l’editore Liveright Publishing.
► AGENDA
Prende avvio oggi a Roma la quattordicesima edizione di Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria promossa e organizzata da AIE che fino all’8 dicembre animerà Palazzo dei Congressi nel quartiere dell’EUR. La Fiera ogni anno attira più di 50mila visitatori e in cinque giorni ospita 379 espositori e 330 incontri, con la partecipazione di circa mille relatori. Come ogni anno c’è grande attesa per la presentazione dei risultati dell’indagine Nielsen sul mercato della piccola e media editoria, fondamentali per comprendere dinamiche e prospettive di un panorama editoriale sempre più complesso e mutevole.
► LA PUNTURA
Ha iniziato la sua “carriera letteraria” a 90 anni suonati. Pubblicando il suo primo romanzo – Lungo l’argine del tempo. Memorie di un farmacista – nel 2014. È appena uscito il secondo dal titolo Non chiedere cosa sarà il futuro. Tutti curiosamente pubblicati con Skira un editore che di solito si occupa d’arte… meno curiosamente se l’autore in questione si chiama Giuseppe Sgarbi ed è il papà di un certo Vittorio. Altro che figli, sono i padri a essere raccomandati!
► IN LIBRERIA
Quanti libri sono usciti? Dal 1 al 2 dicembre 68. Oggi ne sono usciti ben 203!
► PER APPROFONDIRE LE NOTIZIE
7 comments
La fatica di liberarsi dell’usato… be’ dipende di quale usati si sta parlando, qualitativamente, per quelli brutti senza ritorno una bella fascetta “librodemmerda” e lo sbologni in zona Ferrare o giù di lì :D, per quelli brutti ma che Dio mio fino a Ferrara o giù di lì non ci vado c’è la vendita della carta, molte parrocchie la raccolgono e portano sa Dio dove, tanto per rimanere in tema e raccolgono fondi, per quelli belli, be’ non occorre liberarsene, un libro bello non giunge mai alla sua ora. Amen.
Ah, ovviamente la fatica è ironica. Ma la mole spiega i prezzi irrisori. Ci sono anche i libri al metro (a 1 euro) per riempire le librerie. Misuri la lunghezza degli scaffali e compri in centimetri di libri… e il gioco è fatto!
Io in casa tengo solo i libri che credo rileggerò o potrei voler rileggere… in questo modo il numero rimane contenuto 😉
A Morissey servirebbe una bella bistecca 😛
Ho sempre pensato che proibire Mein kampf fosse ridicolo e controproducente.
E mi chiedo a chi tocca leggere tutti i nuovi libri editi, per scremare tutte le boiate che andranno dimenticate (come dicevano Fruttero e Lucentini)
Proibire un libro è ridicolo e, al massimo, contribuisce a mitizzarlo.
Per i libri editi: no, credo che nessuno si cimenti nell’impresa. E sì molti, tanti, libri son proprio da dimenticare 😉
Esatto (per entrambe le osservazioni)!
I due de La ditta avevano talmente ragione che ho deciso di seguire il loro consiglio: leggo solo classici, e che ci pensino gli altri a far sedimentare tutto quello che esce in libreria. Io non ho la forza di sobbarcarmi in altre esperienze che possano portarmi a leggere porcherie simili a quelle di Zafòn, di Hosseini o – dio mi perdoni – Malvaldi. Vedo sicuro sui classici, che hanno inciampato una sola volta, con Hesse 😉
Ah no, non ce la potrei fare. Sono troppo curiosa per rinunciare al presente. Per rinunciare agli sguardi (altri) su un mondo che mi appartiene e che tanti sanno rendere così sorprendente. Adoro alcuni contemporanei! E vado a caccia proprio di esordi speciali. Alle volte è pura magia. Per esempio: tieni d’occhio il bellissimo di domani mattina. e sappimi dire.
Un pacco di libri…o libri “pacco”?? 😀
Se son degni di essere salvati dal macero, c’è sempre il book crossing. Oppure si può regalarli a qualche bed&breakfast.
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