I consigli da leggere di Tutto Esaurito su Radio 105! I miei piccoli dispiaceri di Miriam Toews, Ricette umorali (in principio era la pasta al tonno) di Isabella Pedicini e Tentativi di fuga di Miguel Àngel Hernàndez.
VOLTAPAGINA
I miei piccoli dispiaceri, Miriam Toews, traduzione di Maurizia Balmelli, Marcos y Marcos, p. 361
Siamo in Canada. Le protagoniste sono due sorelle inseparabili: Elf e Yoli. Elf è la maggiore, vive a Winnipeg, è una pianista di successo, intelligente e talentuosa e fragile, e ancora molto bella nonostante non sia più giovanissima. Yoli, che è la voce narrante, vive a Toronto e di mestiere scrive romanzi per ragazzi ed è brava ma la carriera non è il primo tra i suoi pensieri. Anticonvenzionale ma, soprattutto, è una persona vera, passionale e piena di vita.
Stavolta per Yoli andare a trovare la sorella a Winnipeg, non è facile. Perché Elf è in ospedale: ha tentato il suicidio. Il problema è che non si tratta di un crollo, di drammatico momento di debolezza, Elf la vuole proprio fare finita. Ormai lo sanno tutti. E, infatti, ecco che la donna chiede a sua sorella qualcosa di impensabile: portarla in Svizzera e aiutarla a uccidersi.
Si parla di eutanasia, di amore, di disperazione e sì, ci si commuove ma sorprendentemente – cioè non molto, visto che si tratta della Toews – si ride. Una storia per chi sa che il dolore, a volte, è il modo diabolico in cui la vita ti ricorda quanto la voglia di stare al mondo (ed essere felici) sia preziosa.
DA GUSTARE
Ricette umorali (in principio era la pasta al tonno), Isabella Pedicini, Fazi, p. 188, ebook
No, non è la solita minestra e non sono le solite ricette. Alcune sono decisamente improbabili (tipo quella dell’Aulin o del dado) altre piuttosto curiose come “pane e acqua” (sì, se vi viene in mente la dieta, ci avete preso)!
Umorali perché? Perché, manco fosse una spezia, il mood di chi cucina influisce sul risultato del piatto si sa. Maionesi impazzite, cotolette bruciate, grumi come grandine… ma se volete cominciare per bene, cioè dall’inizio, sappiate che in principio era il tonno: “Gli anni universitari, soprattutto i primi, sono caratterizzati da uno spettro che si aggira per le tristi cucine dei fuorisede: la pasta al tono! Un incubo. La fase iniziale della gastronomia degli studenti all’estero è fortemente dominata dalla dittatura di questa elaborata pietanza: variante esotica dello spaghetto al sugo, illusione di una cera scioltezza ai fornelli, simbolo di tutto il disagio esistenziale”.
Per chi lo sa: ciascun ingrediente racconta una storia, una ricetta racconta una storia e la racconta pure chi la cucina. E buon appetito!
BELLISSIMI
Tentativi di fuga, Miguel Àngel Hernàndez, traduzione di Elisa Tramontin, edizioni e/o, p. 230, ebook
Marcos è uno studente di Belle Arti e vorrebbe diventare un critico d’arte. Nel frattempo è l’assistente di un artista contemporaneo, un certo Jacobo Montes che con le sue opere vorrebbe far riflettere sugli orrori del capitalismo.
Quali opere? Un cane legato che muore di fame mentre a poca distanza spicca una scritta “fame” fatta con del cibo per cani. Immigrati che sostengono strutture pesantissime, altri immigrati ancora che vengono inscatolati… e poi c’è Helena la professoressa di Marcos che no, non è solo la professoressa e che appoggia Montes e il suo linguaggio aggressivo perché ha uno scopo nobile: mostrare il dolore umano.
Ma Marcos si chiede fin dove sia lecito spingerci, se etica e arte possano. “Se l’arte non doveva essere buona a ogni costo, non significava però che dovesse essere obbligatoriamente cattiva”. Ha ritmo questa storia e ve ne accorgerete ma non sentitevi sollevati per il fatto che si tratti di un libro. Nella realtà esiste un certo Santiago Serra che fa opere uguali a quelle di Montes. E Marcos, il nostro studente, assomiglia molto a Miguel, l’autore di questo romanzo. Per quelli che credono che l’arte trasformi il mondo, per quelli che si chiedono anche come lo trasformi e in che cosa.
DEDICA LIBRO
Elena da Lucca scrive: “Chiara, se penso a un libro io, subito, penso a La storia infinita di ! Una magia, vera. E lo dedico alla mia bambina, Emma, sperando che la sua vita sia sempre piena di magia”.
14 comments
Urca, il primo!
Super Urca. Super consigliato. Super.
Bellissimo che nelle tue recensioni riporti il nome del traduttore. Molto nobile e non così praticato altrove.
Ciao, Barbara! Guarda, semplicemente: se non ci fossero i traduttori, non ci sarebbe la mia libreria 😉
Se poi la divina CBM mi girasse anche un po’ di lavoro in linea con la ‘Scienza della Correzione di Bozze’, non mi limiterei a scrivere di lei “grazie di esistere”: andrei oltre, molto oltre… :O 😀
:-O
non va!… uff
Che succede?!
(Sai che non ho mica capito la faccenda della scienza della correzione di bozze…)
Non ti ho mai detto che sono un superbo correttore di bozze?
Ah, no. Non mi hai detto parecchie cose, anche il tuo nome. #dettagli
Il mio nome?… Quisquilia… Anche perché voglio un nome d’arte non scelto da me…
Qualche suggerimento cara CBM? 🙂
E pensa che bello: Es: Titolo del libro: Alvaro e la sua fiatella, Autore: Gennaro Latilla, Traduzione dal napoletano: Procolo Desanctis, Correzione di Bozze: Plinius… (eeeeh?!) 😀
Tante belle parole sull’editoria sana, le pubblicazioni come dio comanda, il pagare meno per pagare tutti, poi uno chiede di lavorare dando prova delle sue incredibili qualità correttoriche e viene calata giù una cortina fumogena degna d’uno stato oltre cortina quando c’era la cortina.
E ditelo che volete che si lavori gratis, ditelo!
Lo vedi?
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