E per gli Scelti da voi, grazie a Loreta Gripshi per la sua recensione.
Malala ha appena quindici anni quando un uomo le spara in pieno volto sul retro del vecchio furgone che dalla scuola la riporta a casa.
Durante il suo discorso di fronte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite dirà: “Thousands of people have been killed by terrorists and millions have been injured, I’m just one of them. They thought that the bullets would silence us, but they failed”. Migliaia di persone sono state uccise dai terroristi e milioni sono state ferite, sono solo una di loro. Loro pensavano che i proiettili ci avrebbero indotti al silenzio, ma hanno fallito.
Malala ha rischiato di morire perché colpevole, per i talebani, di aver fatto sentire la sua voce in difesa dei suoi diritti, in particolare in difesa del diritto fondamentale delle ragazze e di ogni bambino del mondo all’istruzione. Il suo nome significa “oppressa dal dolore” e la sua è piena di dolore. Ma è anche una storia piena di coraggio, di forza e di speranza e, a 24 anni, posso dire che vorrei avere anche solo un decimo del coraggio di Malala. Leggetela, vi toccherà il cuore.
Io sono Malala, Malala Yousafzai con Christina Lamb, traduzione di Stefania Cherchi, Garzanti, p. 284 (12,90 euro) anche in ebook
2 comments
Malala è semplicemente una ragazza eccezionale: anche io avevo scritto su di lei tra gli altri anche questo articolo.
Grazie, Angela! Adesso leggo.
Un abbraccio e a presto
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