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Trafiletto sul “Times”, 19 dicembre 1913
Con rammarico annunciamo la comunità dei lettori un grave lutto. Ieri Alistair Mopper, celebre autore del popolare romanzo “Il boiardo Miroslav”, è stato trovato morto accanto a un muro all’uscita della stazione della metropolitana di Hyde Park Corner. Il decesso avvenuto nelle prime ore del mattino del giorno 18; lo scrittore aveva sessantasei anni. La polizia ritiene molto interessante un biglietto trovato cadavere. Nel biglietto si legge: “Addio. Non ci vedremo più. M.” la circostanza alimenta sospetti di suicidio.
Trafiletto sul “Times”, 22 dicembre 1913
Gli ammiratori di Alistair Mopper si assicurano: lo scrittore non si è ucciso. Secondo i risultati della perizia medico-legale stato causato da un colpo apoplettico. Inoltre il confronto con campioni calligrafici di Mr Mopper ha dimostrato che il biglietto non è stato scritto da lui. Probabilmente l’identità di “M.”, il mittente biglietto, non verrà mai scoperta. Le esequie dello scrittore si terranno il 24 dicembre alle ore 14 nell’Abbazia di Westminster. Prima del rito funebre, dalle ore 11, nella cappella di San Yorick sarà allestita la camera ardente per chiunque desideri dare l’ultimo saluto e rendere omaggio al grande scrittore.
Rivista “The New Age”, n.4/1913
Un sacerdote del culto della parola.
È finalmente uscita la seconda edizione del Boiardo Miroslav di Alistair Mopper, attesa con impazienza dal pubblico della fine dello scorso anno. Sin dalla prima edizione, pubblicata nel 1908, il romanzo ha conquistato una straordinaria popolarità e da allora il suo autore ha avuto di meritata fama. L’opera ha rilevato ha rivelato al lettore britannico un universo del quale non sospettava l’esistenza. Un universo assai differente dal piccolo mondo ordinato del romanzo vittoriano, dove poco accade oltre alle conversazioni tra personaggi, e le vicende raggiungono l’apice con il rifiuto di una proposta di matrimonio da parte della protagonista. Mopper ci ha dischiuso un mondo diverso dalla società vittoriana come il giorno dalla notte, infinitamente ostile infinitamente affascinante, magari sconvolgente nella sua crudeltà ma dotato di resistibile attrattive proprio perché diverso, perché non inglese.
L’Europa orientale non è l’Inghilterra, e nessuno l’ha mai mostrato con maggior chiarezza e decisione di Alistair Mopper. Benché la vicenda si svolge in gran parte in Inghilterra, il tema dell’Est europeo percorre l’intero romanzo. Si tratta di un ambiente culturale particolare, dove la mente procede ancora per classificazioni arcaiche elaborate dall’inconscio collettivo dove sogno realtà sono inscindibili e gli archetipi originari diventano paurosamente reali. Il protagonista del libro, Miroslav E., incarna perfettamente tale mondo interiore. Mopper ricrea con impressionante precisione la psicologia degli europei orientali: nel suo personaggio istinti oscuri e incontrollabili si associano a smisurato orgoglio e brama di potere in ogni sua forma; la cupa ostinazione con cui Miroslav tesse gli intrighi cede improvvisamente il passo a un cieco furore in caso d’insuccesso. Caratterizzano il personaggio una speciale terribile forma di aggressività e una poetica dell’ira e della disperazione. Per quanto le azioni di Miroslav ci facciano inorridire, la sua figura ci conquista ed è sicuramente più riuscita rispetto ai personaggi positivi del romanzo. La sua orribile fine genera nel lettore una suspense straordinaria e costituisce il punto d’arrivo di una tragica concatenazione di eventi, un epilogo vero il quale Miroslav ci guida passo dopo passo.
Morte di un autore, Marija Elifërova, traduzione di Massimo Pianta, Voland, p.