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Libri da leggere

Consigli da leggere # 3

A caccia di un buon libro da leggere? Come ogni settimana ecco tre BookBlister consigli da  non perdere per non restare mai a corto di parole e di storie.

VOLTAPAGINA
La cucina degli ingredienti magici, Jael McHenry, traduzione di Elisabetta De Medio, Corbaccio, p. 279

La cucina degli ingredienti magici, Jael McHenry

Timida, a tal punto che vorrebbe solo starsene chiusa nella propria stanza, perché il mondo là fuori è solo un posto pieno di sconosciuti. E lei non è a suo agio con la folla e la folla non lo è con lei. È così che si sente Ginny che proprio non crede di riuscire ad affrontare la morte della madre. Soprattutto perché arriva poco dopo quella del padre. Può affidarsi solo alla sorella Amanda e alla sua passione. La cucina. Che non è solo qualcosa che la rende felice, è un rifugio. Ed è proprio cucinando una ribollita, mentre la casa è invasa da amici e parenti per il funerale, che si materializza il fantasma di sua nonna. Lo spirito le affida un messaggio sibillino: “Non permetterglielo!”. Ginny non ha idea di cosa significhi questa frase. Solo che – mentre si prepara a lasciare la propria casa che la sorella ha deciso di vendere – vengono alla luce segreti sulla sua famiglia. Che fare? Ginny decide di usare le ricette di famiglia per riportare “in vita” i propri cari e interrogarli. Una storia in bilico tra tragico e magico, perfetta per chi ama i sapori e il loro potere evocativo.

LIBRI DA GUSTARE
Quando l’automobile uccise la cavalleria, Giorgio Caponetti, Marcos y Marcos, p. 489 (18,00 euro)

Quando-lautomobile-uccise-la-cavalleria

Uno è l’uomo che ha insegnato a tutti gli altri a cavalcare e a saltare gli ostacoli, l’altro è il nobile che sogna un’industria che migliori la qualità della vita delle persone. Il cavaliere volante rivoluziona l’equitazione, il conte rosso fonda con altri soci la Fiat. Federigo Caprilli e Emanuele Cacherano di Bricherasio sono amici per la pelle e condividono anche la stessa sorte: pieni di talento, uno fatica a ottenere i riconoscimenti che si spetta, l’altro si sente messo da parte da Giovanni Agnelli. Questa è la storia della loro vita e della loro amicizia, ma è anche il racconto di un mistero: le loro morti, avvenute a pochi anni di distanza in circostanze misteriose. Per chi ama riannodare i fili con il passato e cercando di vederci più chiaro.

BELLISSIMI
L’osservatore, Franck Thilliez, traduzione di Mara Dompè, Nord, p. 426


Ludovic è un collezionista di vecchie pellicole. Un giorno ha una botta di fortuna: scova decine di filmati degli anni Cinquanta a un prezzo stracciato. Peccato che dopo aver visto una di queste bobine sviluppi una strana forma di cecità. Disperato, compone a caso un numero della propria rubrica. A rispondergli è Lucie Henebe, sua ex fidanzata e poliziotta. La donna indaga scoprendo che il filmato è pieno di immagini subliminali di una violenza devastante. E l’esperto chiamato in causa viene brutalmente ucciso: gli hanno tagliato le mani e cavato gli occhi, e nella bocca ha un biglietto da visita di Lucie. Un omicidio, questo, che interessa di certo l’ispettore Franck Sharko che sta indagando su cinque delitti simili. Un modus operandi che parrebbe lo stesso di una serie di omicidi avvenuta parecchi anni prima al Cairo. Dire altro sarebbe peccato. Un incipit che inchioda e prelude a una storia dall’architettura ingegnosa. Nota di merito anche per la credibilità dell’autore che si è documentato in modo minuzioso. Per chi ama i thriller, il cinema e la sua storia. Imperdibile!

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2 comments

Giorgio Sifulli 22/11/2011 at 15:42

Grazie Chiara dei tuoi consigli, io ho già letto quello di Caponetti “Quando l’automobile uccise la cavalleria” e devo dire che l’ho trovato molto bello, l’autore è davvero bravo a ricreare l’atmosfera e la storia è emozionante. Per gli altri due mi ispira L’Osservatore.

Chiara Beretta Mazzotta 22/11/2011 at 20:22

Grazie a te, Giorgio!
Concordo è un romanzo davvero riuscito. Ed è una di quelle storie italiane che aspettava solo di essere raccontata. Diciamo che ha avuto la fortuna di “capitare” a un bravo narratore!
Thilliez è uno che ha mestiere da vendere. Però ci si stupisce sempre in positivo quando uno che vende sa superarsi. E lui ci riesce 😉

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