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Libri a Colazione

Libri a Colacione 02-05-15

I consigli da leggere di Tutto Esaurito su Radio 105L’intestino felice di Giulia Enders, Dicono che domani ci sarà la guerra di Franco Arba, Bastaddi di Stefano Amato.

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L’intestino felice, Giulia Enders, traduzione di Paola Bertante, Sonzogno, p. 239 (16,50 euro) ebook (9,99 euro)
No, non sono impazzita e no, non è una puntata di Medicina33. Voi pensate a una poderosa coreografia. Una organizzazione efficiente, certo, ma pure dotata di grazia. Parlo dell’intestino, di come è fatto e delle sue molteplici attività. Di un organo un po’ ignorato di cui ci vergogniamo pure ché le faccende che lo riguardano sono buone per delle battute, al massimo, ma sconsigliate in una conversazione.

Invece, leggendolo, scoprirete un mondo. Per esempio che nella saliva c’è un oppiaceo la opiorfina che rende più gradevole il cibo e giustifica anche la nostra passione per il chewingum. Oppure che lo stomaco sta molto più in alto di quello che crediamo e sembra una borsetta sbilenca e che il cibo scivola su un lato, quello sinistro, più lungo; mentre i liquidi no, scivolano sul lato destro, che è quello più corto.

E ancora che il nostro intestino è l’organo più simile al cervello per quantità e varietà di terminazioni nervose, tanto che si parla di cervello enterico e si capisce perché diciamo che ingoiamo offese o bocconi amari e che un dispiacere è stato un pugno nello stomaco e adesso dobbiamo digerirlo. Insomma il nostro “io” è fatto davvero di testa e pancia. Un libro per chi, tutti i giorni, cerca di sorprendersi e per chi vuole conoscersi meglio dentro.

dicono-che-domani-ci-sara-la-guerraDA GUSTARE
Dicono che domani ci sarà la guerra, Franco Arba, LiberAria, p. 248 (15 euro)
Siamo negli anni tra la Grande Guerra e l’avvento del Fascismo in Italia. Enrico, il nostro protagonista, vive la trincea durate l’impresa di Fiume. Questo fatto lo cambia profondamente – lui in guerra mica c’è andato per scelta, ma per l’esigenza di sopravvivere, di mangiare – e quando torna a casa, in Sardegna, è diventato non solo un uomo pieno di dubbi e insicurezze ma anche un uomo politico, con una propria coscienza politica. Cosa che lo porta a fare delle scelte di campo per precise, ovvero a scegliere di militare nel movimento dei combattenti sardi.

Ma Enrico ha pure delle certezze e tra queste una è il suo cuore che batte per le idee in cui crede e per Paska, la donna per cui vive e che vuole difendere a ogni costo. Una storia che parla appunto di amore puro, incondizionato e anche di violenza. E ci dimostra come quest’ultima sia strettamente legata alla politica e si rifletta poi in tutti gli ambiti del sociale, una violenza che non è certo solo quella delle armi o della prevaricazione ma è il non tener conto, lo sminuire fino a tentare di distruggere ciò che ci anima e definisce: cioè i valori in cui crediamo. Una storia per tutti quelli che, anche se è poco di moda, amano il proprio Paese e sanno cosa vorrebbe dire per loro tradirlo e quindi tradirsi.

BELLISSIMIbastaddi-stefano-amato
Bastaddi, Stefano Amato, Marcos y Marcos, p. 232 (16 euro)
Il tenente Aldo Ranieri mica scherza. Lui colleziona scalpi. E non certo scalpi qualunque perché il suo obiettivo è far fuori Cosa Nostra, la cupola intera e no, non scherzo. Così se ne va a zonzo per la Sicilia con i suoi otto bastaddi a far le pulizie, cioè uccidere ogni mafioso che gli si para davanti. E il Capo dei Capi mica gradisce, come non gradiscono i picciotti alle sue dipendenze.

Se qualcosa di questa trama vi ricorda un certo Aldo Raine e i suoi bastardi, siete sulla giusta strada o meglio sulla giusta trama ovvero: Inglourious Basterds di Quentin Tarantino. Perché questo libro è una specie di traduzione è un trasloco di idee. Ed è qui che si insinua la genialità, perché se la trama, i suoi movimenti, gli snodi e i colpi di scena sono gli stessi, identici del film di Tarantino, la creatività esplode nelle trovate narrative per realizzare questo trasloco, questa interpretazione. E il risultato è travolgente! Per tutti quelli che non sanno cosa significhi leggere una storia che si conosce alla perfezione, finale compreso, conservando tutto Figli dell’arcobaleno di Samuele Cafassolo stupore della prima volta.

DEDICA LIBRO
Roberta scrive: “Chiara, dedico Figli dell’arcobaleno di Samuele Cafasso a tutti quelli che giudicano affetti e progetti famigliari senza saperne granché e, soprattutto, senza provare a capire. Buon weekend!”

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