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VOLTAPAGINA
La collina, Andrea Delogu e Andrea Cedrola, Fandango, p. 345 (18 euro) anche in ebook
Valentina ha solo dieci anni ed è nata fuori dal mondo. Perché La collina è un mondo altro, il luogo della salvezza per chi ha problemi con la droga. E negli anni Ottanta l’eroina è un vero flagello. Ivan e Barbara, i suoi genitori, si sono conosciuti qui e qui si sono sposati. Hanno dovuto chiedere il permesso a Riccardo Mannoni, che questo pezzo di terra lo ha trasformato nell’ultima spiaggia per uscire dalla dipendenza. Per Valentina la Collina è un luogo felice, sereno, dove non ci sono pericoli, soldi, diseguaglianze. È “casa”. In realtà la collina è anche fatta di regole, doveri, divieti e violenze. Una comunità da cui è impossibile fuggire, in cui si annidano segreti e non detti. Questa è la storia di una famiglia, di una battaglia contro la dipendenza e della ricerca del proprio posto nel mondo. Per tutti quelli che sanno che la libertà, per alcuni, è una prigione in cui imparare a vivere.
DA GUSTARE
Tempo di imparare, Valeria Parrella, Einaudi, p. 130 (17 euro)
“Cos’hai?”
“Ho paura.”
“Vorrei dirti che andrà tutto bene, ma non so se te lo posso dire: non mi credi più.”
“Vabbe’ tu dimmelo.”
“Andrà tutto bene.”
Una mamma e il suo bambino. Una madre cui tocca imparare ad accettare: la diversità, la disabilità. L’handicap. Parola che va metabolizzata, scomposta. Che deve sedimentare non solo per essere capita, ma per essere “detta”, comunicata. Una parola che, come un seme, deve germogliare e farsi pianta. Tocca farlo questo percorso, soprattutto adesso che il bambino deve iniziare la scuola elementare. E intanto questa mamma lotta perché suo figlio sia uguale agli altri, abbia le stesse competenze, le medesime possibilità in una maratona reiterante tra specialisti, esami, consulti, burocrati, insegnanti… Finché le è chiaro: invece di combattere è necessario guardare e accettare. E gioire. Un io narrante quasi impalpabile, un bimbo, Arturo, che “è disabile, è di un’altra tribù” e “non parla, ma pensa”. Per tutti quelli che sanno che crescere significa imparare come i bimbi, per tutta la vita.
BELLISSIMI
A sangue freddo, Truman Capote, traduzione di Mariapaola Ricci Dèttore, Garzanti, p. 400 (19,60 euro)
Questa è la ricostruzione di un fatto di cronaca. Alla fine degli anni Cinquanta, ad Holcomb, piccola cittadina del Kansas, Perry Edward Smith e Richard Eugene Hickock, che sono peraltro in libertà vigilata, decidono di compiere una rapina. Hanno avuto una soffiata, seppur vaga, e sono certi di trovare una cassaforte nella casa di un certo Clutter, un agricoltore. Così nella notte irrompono e dopo non aver trovato nulla, per nulla, uccidono l’uomo, la donna e i due figli. Ed ecco che lo scrittore Truman Capote rimane profondamente colpito da questa vicenda e decide di raccontarla. Così parte insieme con Nelle Harper Lee (autrice de “Il buio oltre la siepe”) alla volta di Holcomb e qui assiste alle indagini, alla cattura e al processo che si risolverà con la condanna a morte di entrambi. E seguirà una fitta corrispondenza, soprattutto con Perry Smith, al quale si affeziona particolarmente. Questo fino al 1965 quando assisterà all’esecuzione e porterà a termine il suo romanzo. Questo non è un romanzo è un vero e proprio reportage, perché l’autore sceglie di raccontare i fatti con un occhio oggettivo e distaccato, senza romanzarli appunto. Una lucidità che permette di scivolare nei panni delle vittime e di provare il brivido, spaventoso, di affezionarsi a degli assassini. Capolavoro!
7 comments
Commento il prezzo. Einaudi pag 130 17 euro.
Questi sono fuori. Ma fuori mica poco. Come certi balconi, che poi i proprietari si lamentano se i camion gliene portano via un pezzo.
Caro Aldo, lo so. E non c’è neppure l’ebook…
Io valuto la storia… sul prezzo è tutta un’altra storia!
Condivido la lamentela sul prezzo dei libri, quello di Garzanti costa 19.60 e non esiste in ebook. Comunque il libro mi ispira moltissimo, sia per l’autore sia per la presenza di Harper Lee, che per me è un mito di scrittrice.
Secondo me di questo si trova un tascabile.
Del resto, che dire, se non “avete ragione”.
Almeno il Garzanti ha 400 pagine. Mi fa pensare ad (con la d eufonica) un costo superiore, per la carta, il peso nel trasporto, lo spazio in magazzino ecc. Quello Einaudi è peggio! 130 pagine, praticamente tre tramiri messi insieme!
Con il massimo rispetto per i Tramiri. 🙂
PS io compro molto su Il libraccio, spesso ha edizioni di seconda mano. ciao
Grazie Aldo, io me lo faccio prestare. Tra l’altro mi hanno detto in molti che è davvero bellissimo. Devo finire un par di libri e mi ci butto a capofitto…
Ciao Chiara i tuoi consigli sono un raggio di sole in queste giornate di pioggia!!! Grazie!!!Mi ispirano tutti e 3,li ho segnati sul mio quaderno wish list …e che bello vedere che tanti li ho già letti e sei proprio stata un’ottima consigliera!! Un abbraccioooo! Manu
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