Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: In buona compagnia di Cynthia D’Aprix Sweeney e La malattia da dieci centesimi di Agnese Collino.
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IN BUONA COMPAGNIA
di Cynthia D’Aprix Sweeney, traduzione di Silvia Fornasiero, Frassinelli, pagine 308, anche in ebook
Siamo a Los Angeles. Flora e Julien, Margot e Davis. Due coppie e, soprattutto, quattro amici che si conoscono da una vita. E di vita ne è passata sotto ai ponti da quanto facevano progetti per il futuro e si immaginavano come sarebbero stati da grandi…
Adesso è il futuro e sono grandi. Sono sposati e hanno realizzato qualcuno dei loro desideri. Flora e Julian sono persino riusciti a tenere in piedi la loro compagnia teatrale Good company (su cui gioca anche il titolo del libro).
Un giorno, però, mentre Flora sta cercando delle foto, sì perché sua figlia Ruby sta per diplomarsi e vorrebbe tanto una immagine dei “bei vecchi tempi”, trova qualcosa. In quel caos polveroso che è il garage, tra i vecchi schedari e le cose accatastate, ecco che salta fuori un anello. Ma non un anello qualunque. È la fede di suo marito. Una fede che dovrebbe essere stata smarrita molto tempo prima.
E si sa, certe bugie quando le scopri scavano nella vita delle persone e le costringono a fare i conti con il passato e anche con il presente e a rivedere ciò che è stato.
Quanto segue è un’analisi di questo matrimonio e delle relazioni tra queste due coppie. E un’analisi dell’amicizia che lega Flora a Margot, anche lei attrice, ma molto diversa da Flora. Margot è bella, sicura di sé, carismatica sposata con Davis che è un cardiochirurgo ma ha dovuto, anni prima, fare i conti con un brutto ictus.
E c’è questa festa per il diploma di Ruby che incombe. E poi c’è il cuore. Perché in questa storia di cuore ce n’é molto. E tocca al cuore decidere cosa fare davanti a un bivio. Perché c’è chi vorrebbe essere amato di più e scopre che è stato amato di meno, chi vorrebbe famiglia e moglie vivendo sempre da scapolo, chi desidera non il successo ma che il proprio talento sia riconosciuto.
LA MALATTIA DA 10 CENTESIMI
di Agnese Collino, Codice edizioni, pagine 295
“E noto che a Berlino una misteriosa malattia in questi giorni ha fatto molte vittime. Ora pare che anche in una provincia inglese una malattia non meno misteriosa e non meno rapida nei suoi effetti si sia manifestata d’improvviso”.
A leggere un trafiletto simile vengono un po’ di brividi. Provengono da un pezzo intitolato “Morbi misteriosi” del “Corriere della Sera”. Era il 30 dicembre del 1911. Il giornalista non lo poteva saperlo ma questo sarebbe stato il primo pezzo del suo giornale a occuparsi della poliomielite, la malattia che inizialmente veniva chiamata paralisi infantile o malattia di Heine-Medin.
Una malattia forse molto antica visto che si hanno prove della sua esistenza anche nell’antico Egitto in una stele del XV secolo A.C. però a differenza di malattie come il vaiolo, la peste e l’influenza la polio non aveva dato vita a pandemie. Compariva in forma sporadica sotto forma di piccoli focolai.
Un male misterioso, ovviamente, perché allora non esistevano esami e indagini molecolari. A dare qualche informazione in più c’era riuscito un pediatra svedese, Ivar Wickman, che nel 1905 la studiò durante una grave epidemia che colpì 1.031 persone nel suo Paese. Fu, peraltro, il primo ad applicare il tracing: tracciò ogni contatto che collegasse i malati tra loro. Scoprì che solo alcuni pazienti si paralizzavano e che spesso i sintomi erano minimi e, soprattutto, non riguardavano soltanto i bambini.
Ci sono voluti decenni per avere un quadro della malattia e per anni dalla polio pareva impossibile difendersi. Una male che, quasi come beffa, colpiva chi si trovava in condizioni igieniche migliori.
Un male che terrorizzò interi Stati a cominciare dall’America e che occupava grande spazio nelle cronache anche a causa dei suoi devastanti effetti. Una malattia che si trasformò in una questione politica e che venne debellata solo grazie a una potente campagna vaccinale.
Un male la cui storia è davvero affascinante soprattutto per le sue implicazioni e per ciò che ci ha lasciato, dalle istituzioni deputate al controllo della salute pubblica ai reparti di terapia intensiva, per esempio. Ma anche le norme igieniche, la pulizie delle strade, lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti sono legati al terrore del diffondersi della polio.
Insomma come sempre anche gli eventi più traumatici e dolorosi ci raccontano qualcosa di prezioso.
I Libri a Colacione vanno in onda il sabato mattina dopo le 8.30 su Radio 105. Se volate leggere/ascoltare la puntata la trovate qui sul blog e potete recuperare, sempre, il podcast su Spotify, iTunes, Spreaker e Alexa. Alla prossima settimana e buoni libri a tutti!