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Libri a Colacione 10 aprile 2021
Libri a Colazione

Libri a Colacione 10 aprile 2021

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Capannone N. 8 di Deb Olin Unfeth e I vestiti che ami vivono a lungo di Orsola de Castro.

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CAPANNONE N. 8
di Deb Olin Unfeth, traduzione di Silvia Manzio, Edizioni Sur, pagine 355, anche in ebook

CAPANNONE N. 8

Janey è una adolescente ed è molto arrabbiata ma è anche un po’ spaventata. Ha quindici anni e cinque giorni e ha appena messo i piedi giù dall’autobus: è arrivata in Iowa e sta andando a conoscere suo padre. Sì, perché la madre ha finalmente deciso di raccontarle la verità sulla sua nascita. Altro che donazione di sperma, suo padre esiste ed è un tipo mediocre che vive in un appartamento mediocre.

Ma Janey vuole conoscerlo, anzi, per punire la madre ha deciso che starà da lui. Vivrà con lui per sempre. Ma visto come vanno le cose pare punire più se stessa… perché con il padre ci sono solo silenzi imbarazzati e giorni infiniti in cui non accade nulla. Ma a un certo punto succede che Janey non ha più molta scelta, non può più tornare alla sua vecchia vita.

E la sua nuova vita la porta a fare l’ispettrice, è una addetta al controllo di un allevamento intensivo di galline. Non un granché la vita delle galline, lo sa bene Dill che è a capo di una associazione ambientalista. Non è un granché neppure la vita degli ispettori come lei e il suo amico Cleveland ma non se la passa troppo bene neppure Annabelle che è figlia di allevatori.

Ed ecco che nasce una specie di strana combriccola di persone in cerca di amore, di sogni, di un destino migliore… ma se non puoi averlo tu, di certo puoi fare qualcosa di grandioso comunque. Per le galline magari!

Per esempio? Rubare – no, salvare – quasi un milione di galline ovaiole dalla Happy Green Family Farm, in una sola notte, con l’aiuto di 300 scalcinati volontari.

C’è un mucchio di buoni motivi per leggere questo romanzo travolgente, il primo tra tutti? Le galline! Sono delle amabili chiacchierone e scoprirete parecchio sul loro conto. Ma è un romanzo anche spaventoso perché vi mostra qualcosa che nessuno di noi vuole vedere. Nessuno. Meglio che l’orrore se ne stia chiuso in un capannone. O forse no.

 

I VESTITI CHE AMI VIVONO A LUNGO
di Orsola de Castro, Corbaccio, pagine 312, anche in ebook

I Vestiti Che Ami Vivono A Lungo. Riparare, Riadattare E Rindossare I Tuoi Abiti È Una Scelta Rivoluzionaria

Dicono chi siamo. Suggeriscono spesso la nostra identità, professione, il rango e lo status sociale. Caratterizzano i nostri rituali. Parlo dei vestiti. Ed è evidente per tutti che non sono una questione frivola perché possiedono profonde implicazioni sociali e culturali.

Ma sono anche una mastodontica questione di affari. A livello globale parliamo di un business da oltre 2.400 miliardi di dollari. Una produzione senza soluzione di continuità che ha ripercussioni significative sulla società, sull’ambiente perché non coinvolge soltanto la catena produttiva e distributiva ma moltissime altre industrie, ad esempio quella agricola.

Il problema qual è? I nostri armadi straripano, le statistiche ci dicono che indossiamo i nostri capi sempre meno e sempre più spesso li gettiamo (alcuni senza averli mai indossati!) ma non ci preoccupiamo troppo delle conseguenze. Non dovrebbe quindi stupirci che negli ultimi 15 anni la produzione di abbigliamento sia raddoppiata.

I numeri sono impressionanti: dei 53 milioni di tonnellate di capi prodotti globalmente ogni anno, più del 75 per cento viene buttato via. Succede soprattutto con gli abiti a basso prezzo, qualche remora in più ce la facciamo a gettare un capo di lusso… ma non dobbiamo pensare che il costo si traduca in una filiera etica. Insomma abbiamo un problema ed è bello grosso.

Orsola de Castro, stilista e fondatrice di Fashion Revolution, in questo libro non solo ci parla di moda e di estetica, e del piacere di vestirci ma ci insegna a ripensare il nostro armadio scegliendo con cura, mantenendo, riparando, modificando che è un ottimo modo anche per definire la nostra identità.

Perché recuperare qualcosa, ammodernare, modificare, prendere in mano ago e filo significa segnare e definire un capo di abbigliamento. Renderlo personale. Solo nostro. E al contempo è un atto politico perché significa compiere una scelta fondamentale per il nostro pianeta e per le persone che lo popolano.

I Libri a Colacione vanno in onda il sabato mattina dopo le 8.30 su Radio 105. Se volate leggere/ascoltare la puntata la trovate qui sul blog e potete recuperare, sempre, il podcast su Spotify, iTunes, Spreaker e Alexa. Alla prossima settimana e buoni libri a tutti!

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