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Libri a Colacione 9 giugno 2018
Libri a Colazione

Libri a Colacione 9 giugno 2018

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica dei libri di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Finalmente ho capito la filosofia di Marina Visentin e Kramp di María José Ferrada.


Vuoi ascoltare la puntata? Ecco il podcast!


FINALMENTE HO CAPITO LA FILOSOFIA
di Marina Visentin, Vallardi, pagine 370, anche in ebook

FINALMENTE HO CAPITO LA FILOSOFIA di Marina Visentin, Vallardi

Raccontare tutta la filosofia in un solo libro? È un po’ come svuotare il mare con un secchiello… una impresa titanica! Aprire la porta di una immensa libreria che accoglie il pensiero di chi, nei secoli, ha ragionato sulle cose, di chi ha indagato in modo razionale la realtà, è invece una occasione unica, speciale.

Chi ha inventato la filosofia? Quando? E soprattutto dove è successo? Quale è stato il primo ad adoperare lo strumento del pensiero critico? Ma un filosofo è uno scienziato?

Di certo in questo saggio il punto interrogativo ha un ruolo speciale. Perché il motore di tutto è la curiosità. Secondo ingrediente indispensabile: la capacità di rendere accessibili i concetti senza sminuirli ma rendendoli  “avvicinabili”. Si ha così l’occasione di vedere la storia della filosofia come una storia in cui tante menti speciali si sono passate il testimone aggiungendo ciascuna qualcosa alla conoscenza del mondo e dell’essere umano.

Se oggi guardiamo ciò che ci circonda in un certo modo, se oggi ragioniamo in un certo modo è perché qualcuno ha indagato su principi come acqua e aria… sui numeri, su ciò che è infinito e ciò che non lo è. Qualcuno che si è posto grandi quesiti e ha trovato risposte alle volte tanto ingegnose da lasciarci senza parole.

Il problema con la cultura e il sapere è che tutti noi, quando non conosciamo qualcosa, ci sentiamo subito in difetto. E gettiamo la spugna ancora prima di cominciare perché sentirci mancanti, imperfetti, non è mai una bella sensazione. Il punto è che “il non sapere” è la parte bella del gioco, quella che conduce dal buio alla sorpresa della luce. Cioè vedere quello di cui prima si ignorava l’esistenza.

Questo è un libro per chi studia e desidera fermare i concetti con chiarezza, per chi desidera ripassare ciò che ha studiato e, soprattutto, per chi di filosofia non sa alcunché: sarà come fare una passeggiata nel tempo, dalla Grecia antica fino al Novecento, alla scoperta del pensiero.

KRAMP
di María José Ferrada, traduzione di Marta Rota Núñez, Edicola Ediciones, pagine 128, anche in ebook

KRAMP, di María José Ferrada, traduzione di Marta Rota Núñez, Edicola, pagine 128

D è un Commesso viaggiatore. E inizia la sua carriera vendendo articoli di ferramenta. O meglio, inizia la sua carriera quando trova il coraggio per fare il primo passo e mettersi in cammino. Perché, se l’uomo ha messo piede sulla Luna, è possibile raggiungere una qualsiasi città con la propria valigetta e provare a vendere chiodi, martelli e seghetti marca Kramp.

Nell’istante in cui vide Neil Armstrong muovere il primo passo sula Luna, D pensò che, con determinazione e il completo giusto, tutto fosse possibile.

D classifica la vita umana in due categorie: gli avvenimenti probabili e quelli improbabili. Per esempio visitare 17 clienti è probabile, quanto la pioggia. Meno probabile è dare un passaggio a una autostoppista e ritrovarsela per moglie. Eppure è proprio ciò che accade, facendo aggiungere a D la categoria: “Avvenimenti davvero improbabili”, vale a dire un poco divini.

D andò a bersi un caffè e appuntò su un tovagliolino: ogni vita ha il suo allunaggio.

A raccontarci tutto questo piccolo strambo mondo? È M, la figlia di D che a 7 anni, dopo aver ascoltato la storia dell’allunaggio, lucida le scarpe, indossa il vestito buono e decide di diventare l’assistente di suo padre. E non c’è ma che tenga: questa ragazzina ha una capacità di insistere (e convincere) fuori dal comune. E quella con D si dimostra subito essere una società perfetta.

È una educazione un po’ strana quella di M, fatta precorrendo le strade cilene, osservando il mondo che attraversa, ascoltando le storie delle persone che incontra, frequentando bar e ferramenta e alberghi. Scrivendo poesie sui martelli e inventando congegni strambi…

Quel che voglio dire è che ognuno cerca di spiegarsi il meccanismo delle cose con ciò che ha sottomano. Io, a sette anni, avevo allungato la mia e avevo trovato il catalogo dei prodotti Kramp.

Per M contano gli oggetti. Il mondo lo tocca perché se lo tocchi esiste, non scompare – come invece succede ai desaparecidos, ai fantasmi che E, strambo compagno di viaggio, vuole fotografare e catturare. Il mondo di M, tutto il mondo, è tenuto assieme da viti. E il mondo, tutto il mondo, si può capire guardando nei cassetti di un ferramenta.

…una fotografia in bianco e nero doveva mostrare tutta la gamma dei grigi che c’erano nel mezzo. La luce faceva comparire gli oggetti o li faceva sparire.

Abbiamo bisogno di sorprese. M ti sorprende a ogni parola e ti viene subito voglia di camminarle accanto per le strade polverose del Cile. Perciò lucidatevi le scarpe e mettete il vestito buono!

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