Tornano i Libri a Colacione, la rubrica dei libri di Tutto Esaurito su Radio 105! Ecco i BookBlister consigli della settimana: Il libro dell’ignoranza di John Lloyd e John Mitchinson e Risposta Multipla di Alejandro Zambra.
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IL LIBRO DELL’IGNORANZA
di John Lloyd e John Mitchinson, traduzione di Alessandra Montrucchio, Einaudi, pagine 224, anche in ebook
Se siete dei lettori curiosi, non avete mai tempo, leggete e a spizzichi e vi piacciono le informazioni (quelle vere), date un occhio a questo libro. Una raccolta spassosissima di quesiti curiosi, di verità che diamo per scontate, di notizie che non ci siamo mai presi la briga di controllare raccolta da un team di ricercatori che si definiscono “un gruppo di persone ad alto tasso di curiosità, bassa soglia di noia e una certa arte nel porre domande difficili”.
Qual è la più grande cosa vivente? Un fungo. E non è neppure un fungo particolarmente raro. È probabile che abbiate un fungo del miele (Armillaria ostoyae) che cresce sul ceppo di un albero morto del vostro giardino.
Per esempio, voi lo sapete quante narici abbiamo? Se avete risposto 2 no, mi dispiace, è sbagliato. Sono quattro… come per i pesci, solo che nel nostro caso non si possono vedere perché sono, per così dire, scivolate indietro, nella testa. Si tratta delle coane, due narici interne collegate alla gola che ci permettono di respirare con il naso.
Qual è l’animale più pericoloso che sia mai vissuto? Metà degli esseri umani morti finora, forse un numero pari a 45 milioni di persone, è stata uccisa dalle femmine di zanzara (i maschi mordono solo le piante).
Oppure: da dove viene la parola Assassini? O qual è l’uomo più vecchio della Bibbia? Perché no, non è Matusalemme, che arrivò solo a 969 anni, ma suo padre Enoch che arrivò a 5387 anni, settimana più settimana meno.
Dove si trova il posto più secco della Terra? In Antartide. Certe regioni del continente non vedono la pioggia da due milioni di anni.
Ora, chicche a parte. Qual è il segreto e il suggerimento implicito che regala questo libro? È un invito a verificare. Sempre. Ci sono notizie che abbiamo stampate in testa come dati certi e invece… sono bugie, sono sbagliate, sono errori, sono imprecisioni. Quindi ragioniamo con il nostro cervello (che no, mi spiace non è affatto di colore grigio), usando ciò che altri hanno studiato e analizzato a dovere. E poi, certo, la curiosità è un’ottima guida in ogni campo della vita.
RISPOSTA MULTIPLA
di Alejandro Zambra, traduzione di Maria Nicola, Edizioni Sur, pagine 108, anche in ebook
Alejandro Zambra è un autore cileno, questo libro è modellato su un test, la Prova di Abilità Verbale e la prova di Abilità Matematica che dal 1966 al 2002 costituiva – in Cile – la Prova di Attitudine Accademica adottata in Cile. Cioè? Chi voleva studiare all’università, doveva sostenere questo test attitudinale. Finiva così in una graduatoria e solo chi otteneva un punteggio alto poteva iscriversi ai diversi atenei.
Quindi non è un romanzo ma è un test attitudinale? È un racconto che non adopera la forma romanzo per arrivare alla testa e al cuore del lettore. Basta aprite il testo, basta un colpo d’occhio. Per prima cosa ci si trova di fronte a un eserciziario a crocette con domande e relative risposte multiple.
Il lettore dovrebbe quindi munirsi di matita – è naturale farlo – e avventurarsi in quella che è, a conti fatti, una stratificazione di storie e di pensieri.
L’autore sceglie, tanto per cominciare, di parlarvi del sistema educativo del suo Paese. Di criticarlo, mettendone in evidenza limiti e ambiguità, ma invece di comunicarlo così, lo fa sperimentare al lettore… direttamente.
Per prima cosa si dovrà andare a caccia dell’intruso, la parola che non c’entra con le altre della lista. Non che sia un compito facile… Poi si dovrà riordinare delle frasi. Poi completarle. Poi eliminare le frasi che sono inutili (e a dire il vero ci si domanda se ce ne siano per davvero di inutili). Lentamente si scivola in una stratificazione di frammenti di storie, destrutturate sì ma comprensibilissime.
Noi viviamo nel paese dell’attesa, passiamo la vita ad aspettare, il Cile è un’immensa sala d’attesa e moriremo aspettando il nostro numero.”
Il lettore scoprirà i conflitti di un Paese, le sue contraddizioni. E avrà tutto il tempo per riflettere su ciascuna parola, su ciascuno scampolo di storia. Quando si inciampa in un testo così particolare, bisogna per prima cosa vincere una resistenza: perché ci si sente un po’ spesati questa forma nuova ci sposta dalla propria zona di comfort. Ed è qui, in questo movimento che accadono grandi cose. Perché sorprendersi è pura magia.