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Borse (simboliche) di soggiorno

Torna Pordenonelegge che apre le porte agli studenti che potranno candidarsi per essere “ospitati” al festival. Ospitalità che, però, andrebbe meglio comunicata

Se vi dico “borsa di soggiorno per studenti” a cosa pensate? Se siete un po’ romantici e sognatori come la sottoscritta, credo vi immaginiate qualcosa di gratuito. Sbagliato? Ovvio.

Per chi non lo sapesse tra il 18 e il 20 settembre si terrà la sedicesima edizione di Pordenonelegge, la Festa del Libro con gli autori, manifestazione notevole peraltro. Leggo che entro le 20.00 del 31 luglio si possono mandare le candidature per le borse di soggiorno. Cosa sono?

Le borse di soggiorno prevedono:

  • alloggio in strutture convenzionate in città per i giorni della manifestazione;
  • pranzi e cene in strutture che verranno indicate dall’organizzazione;
  • accredito per la partecipazione agli eventi;
  • pagamento della tassa di soggiorno;
  • transfer dalle strutture alberghiere ai luoghi del Festival;
  • organizzazione di momenti conviviali;
  • offerta in omaggio di pubblicazioni scientifiche sui temi del Festival;

NOTA: Poiché la manifestazione è particolarmente affollata, per seguire gli incontri di vostra preferenza dovete recarvi alla sede dell’evento in largo anticipo.
A fine manifestazione verrà rilasciato tramite mail l’attestato di partecipazione ufficiale.

Scusate ma perché devo recarmi con anticipo, se mi ci accompagnano? Ah, no, il transfer è dall’albergo… però mi rilasciano l’attestato di partecipazione (?). Non indago sulle “pubblicazioni scientifiche gratuite” mi fido sulla parola.

Negli ultimi due anni, più di 3.000 partecipanti selezionati hanno partecipato alle borse di soggiorno messe a disposizione da Goodnet e VeneziePost (www.goodnet.it), una piattaforma online che progetta e organizza più di 10 eventi all’anno e che è partner ufficiale di Fondazione Pordenonelegge.it, agenzia culturale che si occupa dell’organizzazione di quest’importante iniziativa che è Pordenonelegge.it – Festa del libro con gli autori. Attraverso questa nostra iniziativa in collaborazione con Pordenonelegge.it, offriamo ai partecipanti selezionati un’opportunità unica di incontrarsi e scambiare opinioni con rinomati professionisti ed esperti del settore, partecipare alle attività di formazione ed entrare in una rete internazionale di coetanei che studiano nello stesso campo. (Sottolineature mie.)

Selezionati, in effetti, questi studenti lo sono, visto che devono compilare un modulo (lo trovate qui) in cui, tra le altre cose, va specificata la media dei voti all’università. Cosa buona e giusta, finalmente un po’ di meritocrazia!

Leggo: “Gli studenti selezionati sono tenuti a seguire il programma di eventi che verrà definito dall’organizzazione  e a prendere parte attivamente alle attività previste nei giorni del Festival”. Non pensate male, mica li fanno lavorare a tradimento! (A lavorare ci sono gli angeli che come cultura comanda sono disponibili e gratuiti. Il curatore di Pordenonelegge, Gian Mario Villalta precisa che sono gratis il primo anno, dal secondo vengono pagati). La richiesta è che questi studenti, questi borsisti, partecipino come pubblico e siano puntuali. Però: “Per garantire la qualità dell’organizzazione chiediamo agli studenti selezionati di versare una quota di partecipazione di 160 euro”. 

In caso di disdetta successiva al versamento della quota l’organizzazione provvederà a rimborsare secondo le seguenti modalità

  • 80% della quota per la disdetta pervenuta almeno 30 giorni prima dell’evento
  • 50% della quota per la disdetta pervenuta almeno 15 giorni prima dell’evento
  • 40% della quota per la disdetta pervenuta almeno 7 giorni prima dell’evento
  • nessun rimborso previsto per la disdetta pervenuta nella settimana che precede la manifestazione.

Restano a carico degli studenti le spese di viaggio per e da Pordenone.

La selezione delle candidature avverrà a giudizio insindacabile della direzione organizzativa; i risultati verranno comunicati tramite comunicazione mail. Lo staff fornirà ai selezionati tutte le informazioni riguardanti il vitto, l’alloggio e il programma degli appuntamenti, nonché comunicherà le modalità per il versamento della quota simbolica di partecipazione(Sottolineature mie.)

Signori miei, ci sta che ospitare un ragazzo costi. Ci mancherebbe! C’è il vitto, l’alloggio, ci sono gli spostamenti… Quindi sarebbe normale che una agenzia organizzasse questa “ospitalità” facendo un prezzo (che si spera di favore, trattandosi di studenti) dichiarando però con limpidezza le location di soggiorno (pago, è lecito no?), dove potrò mangiare (saperlo è lecito, no?) e il programma eventi cui dovrò partecipare durante queste due notti e tre giorni. E pure le modalità di pagamento e il destinatario di tale pagamento. Perché se mi candido, voglio sapere per cosa mi candido e a chi vanno i soldi e per cosa!

Qui, ricordiamolo, ci si candida per una borsa di soggiorno – che lascia intendere una somma assegnata ai ragazzi per farli partecipare al festival, non una somma da pagare – e abbiamo dei ragazzi selezionati per “un’opportunità unica di incontrarsi e scambiare opinioni con rinomati professionisti ed esperti del settore, partecipare alle attività di formazione ed entrare in una rete internazionale di coetanei che studiano nello stesso campo” che in realtà fanno da pubblico (da clap pare brutto) agli eventi. Ragazzi che per arrivare a Pordenone pagano di tasca propria e che per partecipare al Festival ne sborsano altre 160.

Trovo che le parole “borsa” e “quota simbolica” sarebbero da evitarsi. 160 euro sono simboliche?! Di sicuro non sui grandi numeri: dati i 3mila partecipanti dichiarati negli ultimi due anni, si parla di 480.000 euro. Che no, non credo si possano definire simboliche.

Non è che io penso sempre male, è che si può spiegare meglio. Grazie.

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3 comments

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Barbara 28/07/2015 at 16:20

Io invece penso male, eccome!
Apro il sito di Goodnet e che ce trovo: Via N. Tommaseo 63C 35131 Padova IT
Uhm, giochiamo in casa? Quella è la via della Fiera di Padova.
Vado a vedere esattamente il civico e…beh…in quel 63/C c’è una concentrazione incredibile. VeneziePost (aka Post Editori S.r.l.) è sempre lì. Nordesteuropa editore srl anche lui lì (si trovano parecchie anteprime di loro pubblicazioni da Google).
Quindi un singolo editore organizza una Festa del Libro? mah…

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Barbara 28/07/2015 at 16:26

dal sito “In tutto saranno 50 i giovani che verranno scelti dopo un colloquio con l’organizzazione. I “nuovi angeli” che per il primo anno presteranno la opera senza compenso, indossando la caratteristica maglia gialla, saranno affiancati al già confermato gruppo di oltre 160 del 2014″
Quindi dal secondo anno li pagano? siamo ottimisti? 😉

[ps. quel “presteranno la opera” mi suona male per una festa del libro…]

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Barbara 28/07/2015 at 16:58

Eh, oggi sono particolarmente mastino…

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