Snowden: il nuovo film di Oliver Stone

 Snowden: il nuovo film di Oliver Stone

Snowden di Oliver StoneUscirà il 25 dicembre il thriller biopic sull’informatore Edward Snowden, prodotto da Moritz Borman, Eric Kopeloff e Philip Schulz-Deyle e distribuito dalla Open Road Films. 

Citizenfour_posterHo conosciuto a fondo la storia di Edward Snowden grazie all’ottimo Citizenfour (ne ho parlato qui) vincitore del premio Oscar 2015 come miglior documentario. Dipendente 29enne della Booz Allen Hamilton e della Nsa (l’Agenzia per la sicurezza nazionale), Snowden ha denunciato – portando prove dettagliate – i metodi di sorveglianza informatica di cui sono vittima i cittadini americani e stranieri, condividendo le informazioni in suo possesso con la regista Laura Poitras e due giornalisti del “Guardian”: Glenn Greenwald ed Ewen MacAskill.

Oliver Stone film SnowedenIl potenziale narrativo della vicenda ha colpito anche Oliver Stone che ha deciso di farne un film e ha appena iniziato le riprese a Monaco di Baviera.

A interpretare Snowden sarà Joseph Gordon-Levitt, nel cast anche Nicolas Cage che ha già lavorato con Stone in World Trade Center e qui interpreterà un ex funzionario dell’intelligence impegnato a fermare l’informatore. Ci saranno anche Melissa Leo (nei panni della regista Poitras), Zachary Quinto (il giornalista Glenn Greenwald) e Shailene Woodley (Lindsay Mills, la fidanzata di Snowden).

Lo script, scritto da Kieran Fitzgerald e da Oliver Stone, si basa su due libri: The Snowden Files saggio-inchiesta del giornalista Luke Harding e il romanzo Time of the Octopus dell’avvocato Anatoly Kucherena (che si è occupato del caso di Snowden in Russia, tentando di garantirgli l’asilo plitico, mentre l’America premeva per l’estradizione).

Nel frattempo che ne è del Datagate? Se nel 2013 la Nsa rispondeva alle accuse appellandosi alla sezione 215NSA Agenzia per la sicurezza nazionale del Patriot act (la legge sulla sicurezza nazionale approvata dall’amministrazione Bush nel 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre) e sostenendo che la raccolta di informazioni fosse del tutto legittima, oggi le cose sono molto cambiate.

È stata infatti evidenziata una interpretazione molto “libera” della 215 e una pesante violazione della privacy dei cittadini da parte della Nsa. Cittadini spesso illustri: Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e François Hollande, Dilma Rousseff, Angela Merkel (insieme con ben 69 ministri tedeschi, ne parla proprio oggi “la Repubblica”) solo per fare qualche esempio.

Il 7 maggio 2015 una corte d’appello degli Stati Uniti ha stabilito che le Freedom act Yes we scanintercettazioni fatte dall’agenzia governativa Nsa sono illegali. Il 1° giugno la sezione 215 è scaduta e il programma dell’Nsa per raccogliere i dati telefonici grezzi è stato sospeso.

Dal 3 giugno è stato approvato dal Senato il Freedom act: i tabulati telefonici potranno essere controllati solo dal Governo e la loro archiviazione spetta alle aziende di telecomunicazioni (che possono consultarli solo con l’autorizzazione di un giudice). Fino alla prossima violazione, ovvio.

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