Un cortometraggio del 1999, diretto da Paolo Genovese e Luca Miniero, interpretato da Fabrizia Sacchi e Gianni Ferreri, prodotto da Zebra Production.
“L’opera non è soltanto l’oggetto, ma anche quello che lo circonda e i vuoti, gli spazi.” Guardando il cortometraggio mi è venuta in mente questa frase dell’architetto Oscar Niemeyer.
Anche le cose che ci circondano non finiscono in se stesse, sono pure i sentimenti che evocano, i ricordi che si appiccicano alle superfici tanto da fondersi con gli oggetti e renderli riconoscibili, nostri, dotati di un senso che va ben oltre il loro uso. Piccoli dettagli (invisibili) dal valore non quantificabile. La nostra vita è fatta soprattutto di questo, in effetti. Noi siamo soprattutto questo.
3 comments
Valore ben oltre il loro uso 😀 perfetta definizione di un sacco di cose quali: bicicletta del nonno ereditata da papà ereditata da mio marito. Sempre di genero in genero, perchè nonno non era papà di papà. Bacione io ti sto aspettando, eh
Valore al cubo, direi!
(Abbi pazienza che chiudo un po’ di lavori e poi ci sono!)
Ti tocca fare un po’ da parafulmine, perché essendo io per lavoro fornitore, tutti mi stanno col fiato sul collo, devo pur rifarmi con qualcuno, o te o il parrucchiere 😀 tutta una mossa psicologica, mica fretta, nooooo 😀
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