Una scena de Gli occhiali d’oro (1987) di Giorgio Montaldo, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani.
È proprio davanti all’orrore che è necessario il bello, che c’è bisogno di “celebrazione della vita”. Sì, leggere aiuta. Non rende migliori (e il problema non è mai dei libri, anche se sono brutti) ma offre una occasione per diventarlo.
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7 comments
Leonardo dice: “Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire”
Grazie per questa perla serale che asseconda un lieto dormire.
Ciao Marco, buona notte e lieti sogni.
Già, proprio di sogni, stavo scrivendo.
Lieti anche a te.
Leggere aiuta eccome. Dopo una giornata piena di orrori scegli una bella storia in cui immergerti e per il tempo della lettura riesci ad estraniarti da tutto. Leggere aiuta a sopravvivere a questi momenti di notizie terribili per esempio.
Io non leggo solo quando sono così incarognita che mi sembra di rovinarli, i libri. Per il resto. I libri ci sono sempre. Pensa tu che pazienza che hanno, porelli! 😉
Oddio lui è Ruper Everett? Un mio mito adolescenziale per un film che ebbe poca fortuna credo, molto strano An other contry in italiano credo tradotto con l’improbabile La scelta.
L’altro lui è Bassani, mito adolescenziale pure lui, per Il giardino dei Finzi Contini. Che binomio Chiara. Io mi sto rendendo sempre più conto cara Chiara di quanto i libri mi riempiano la vita, di quanto poco altro mi serva. (Poco ma essenziale, ovvio.) Bacione
Poco ma essenziale. Perfetto!
Bacionissimo
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