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La vita davanti a sé – Romain Gary

Torna il nostro recensore atipico, Aldo Costa, e ci parla di una promessa non mantenuta…

Come una promessa di Renzi. Devo dire altro? Deludente come quando Tiziana mi disse no, come quando non mi fecero giocare nemmeno nell’ultimo minuto, a partita abbondantemente vinta.

Forse mi aspettavo troppo. Mi aspettavo che Gary in questo libro superasse addirittura il suo Biglietto scaduto (disponibile anche in ebook) che è il mio libro dell’anno 2014, invece ho impattato contro questa storia senza freni, perché la fiducia li aveva disinstallati.

Il racconto ha la voce di Momò, un orfano algerino di 10-14 anni che vive insieme con una vecchia puttana a Belleville, circondato dall’affetto di amici di tutte le etnie e di tutti i sessi.

È probabile che Pennac abbia letto questo libro e vi abbia attinto senza scrupoli per creare il ciclo della famiglia Malaussene, dal momento che racconta la stessa storia e la ambienta nella stessa cittadina ma, come diceva il mio vecchio direttore creativo, chi copia per migliorare è sempre perdonabile.

Se volete leggere una bella storia di periferia, leggete Pennac, se invece volete sapere qualcosa di importante sui sentimenti umani, e maschili in particolare, leggete. Biglietto scaduto.  La vita davanti a sé potete lasciarla indietro.

La vita davanti a sé, Romain Gary, traduzione di Giovanni Bogliolo, Neri Pozza, p. 214, ebook

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12 comments

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LFK 05/11/2014 at 13:27

Interessante la differenza di prezzi tra carta e digitale. Inspiegabile, come a quanto pare (mi fido ma non ciecamente) anche l’involuzione di Gary. Mi dispiace, ma magari non dovevo nemmeno leggerlo questo articolo. Va bene, aspetto una settimana sperando di cancellarlo e comincio il libro. 😉

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Chiara Beretta Mazzotta 05/11/2014 at 13:40

Ovviamente è il paperback. Il cartonato costa ben di più! Io metto sempre il primo prezzo, diciamo così, per invogliare il lettore 😉
Fammi sapere le impressioni post lettura. Ovvio!

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LFK 05/11/2014 at 13:47

Va bene. Intanto è partita l’operazione “rimuovi articolo dalla memoria”. 🙂

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Chiara Beretta Mazzotta 05/11/2014 at 13:50

Quale articolo? 😉

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LFK 05/11/2014 at 14:15

Non saprei… 😉

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polimena 05/11/2014 at 13:59

Siele la mia rovina economica 🙂 Ho appena ordinato 5 libri su Amazon però Biglietto scaduto mi vien proprio voglia di leggerlo!

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sandra 05/11/2014 at 14:22

Aldo Costa = Il trita trame perfetto, come tramutare in impasto da polpettone il polpettone libresco. Bravo!

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Aldo 05/11/2014 at 14:58

Il problema (sono quello che ha scritto la recensione) è che pregustavo questo libro come si pregusta la prima volta che si fa l’amore, immaginando che sia la cosa più bella del mondo perché già baciarsi è meraviglioso. Ecco, “Biglietto scaduto” è un libro davvero ricco per me (leggo 45-50 libri all’anno) il migliore letto in questol 2014. E poi c’era la scoperta di questo autore che non conoscevo: Gary. Per questo ho approcciato “La vita davanti a sé” aspettandomi un salto di qualità. Invece non è la sua opera migliore, non per me. Un buon libro che forse soffre per la traduzione, non posso dirlo. Certo che scrivere tutto un romanzo imitando i pensieri di un ragazzino e inventandosi il suo linguaggio è difficile, secondo me da non fare. Infatti, sempre secondo la mia opinione, Gary non c’è riuscito a pieno, oppure c’è riuscito, ma il traduttore non è stato all’altezza. Oppure ancora il traduttore ha già migliorato quello che Gary ha prodotto. Non lo so, non conosco il francese abbastanza bene per dirlo e francamente, non ci provo neanche, passo al prossimo, sempre di Gary, s’intende.

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Chiara Beretta Mazzotta 05/11/2014 at 15:31

Per amor di precisione: è scritto nel post che sei tu! E chi è che non ti conosce qui?! 😉

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Aldo 05/11/2014 at 17:07

è che non riesco a far funzionare l’avatar, il gravatar o come si chiama e non ho una faccia 🙁

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Chiara Beretta Mazzotta 05/11/2014 at 17:25

Vedo che sei ridotto a stelline geometriche 🙁

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