Libri a Colacione # 31

 Libri a Colacione # 31

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#VOLTAPAGINAnon-è-vero
Non è veroAldo Costa, Piemme, p. 229 (1,99 euro) solo in ebook
Lorenzo Cremona è un professore di scuola media. E non può neppure lontanamente sospettare il motivo per cui i carabinieri stanno bussando alla sua porta. Per di più alle cinque del mattino. Certe cose non te le aspetti, come non ti aspetti di cadere in un crepaccio in un weekend di vacanza sul Gran Paradiso (e il nome, vista la faccenda, pare un programma). Succede a Serena Ainardi che è pure il pubblico ministero che si occupa del caso di Lorenzo Cremona. Cade e il fidanzato che presto dovrebbe diventare suo marito la lascia lì per andare a cercare aiuto. Un romanzo, un thriller per chi ama la montagna e sa bene che la quiete è solo apparente, perché a mano a mano che sali e cambia la prospettiva, cambia anche il ritmo con cui le cose accadono ma le cose accadono eccome. E, infatti, eccola una bufera di neve che arriva a scombinare tutti i piani e a costringere i personaggi ad agire e a reagire. Per leggerlo non serve fiato, né alcun allenamento, lo volerete!

Il limoneto#DAGUSTARE
Il limoneto, Helen Walsh, traduzione di Stefania Di Mella, Einaudi, p. 202 (17 euro)
Siamo a Maiorca, a Deià. Villaggio vacanziero, turisti felici, annoiati, ombrelloni che colorano la spiaggia, corpi che si riposano lungo il bordo di una piscina… e qui, tutte le estati, Jenn e Greg si gustano il meritato riposo insieme con Gemma. Quindici anni, figlia di Greg, un professore universitario che ha perso prematuramente la moglie. Così la figlia è cresciuta con Jenn. Quest’anno, però, con loro ci sarà anche Nathan. Diciassette anni, il fidanzatino di Gemma è bello, sa di esserlo e soprattutto è conscio di esercitare un certo fascino. E la faccenda per Jenn diventerà piuttosto complicata. Mi oppongo alla definizione di mummy porn, vostro onore! Questa è un romanzo che si prende la briga di portare sulla pagina la complessità delle relazioni, soprattutto se familiari, e quella faticaccia che è il diventare grandi (succede da giovani proprio perché bisogna avere parecchie energie). E parla di desiderio. Parla di scelte. Quelle che non penseremmo mai di fare, quelle che non dovremmo fare. Quelle che cambiano tutto, soprattutto noi. Il libro perfetto per chi ha avuto il coraggio di scegliere e di rinunciare a tutto il resto ma alle volte si domanda come sarebbe stato se…

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Odessa Star, Herman Koch, traduzione di Giorgio Testa, Neri Pozza, p. 317 (17 euro) anche in ebook
Fred è un uomo di mezza età. Non è un uomo medio, lui è proprio mediocre. E lamentoso. Sì, perché Fred vorrebbe essere stimato dalla moglie e dal figlio che, in realtà, lo trovano noioso da morire. Noioso, insulso e insopportabile. A Fred insomma non interessa il denaro figuriamoci se ha degli ideali. Lui vuole la stima. Insomma Fred è vittima della noia (che è il nemico più terribile dell’etica) ed è pronto a tutto pur di dare una sferzata alla propria vita. E una sera, al cinema, ecco che incontra un vecchio compagno del liceo. Max. Uno di successo, visto che gira con una bella donna – per non parlare dell’auto – è elegante e ha pure una guardia del corpo! E da qui in poi Fred diventa l’ombra di Max. Lo segue, lo chiama, lo incontra fortuitamente e gli racconta le sue disgrazie, gli rivela tutti i suoi fallimenti… è disposto a tutto pur di condividere la sua vita con lui, pur di ricevere un po’ di luce riflessa, qualcosa che lo renda finalmente interessante e desiderabile. Anche se significa sporcarsi le mani. Se leggendo, amate ficcarvi nei pasticci, questo è il libro per voi. (Il romanzo è uscito nel 2003, prima de La cena quindi, suo grande successo; se non avete letto nulla di Herman Koch, cominciate da qui.)

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3 Comments

  • Grazie! Se si muoverà qualcosa (qualunque cosa) sarai la prima a saperlo!

  • Di “Odessa Star” mi stanno parlando tutti strabenissimo da mesi, potrei anche aggiungerlo alla “lista libri per le ferie”, in effetti…

    • A me piace questo suo sguardo sul mondo acuminato. senza eccessi, però. Se hai letto “la cena” questo è inferiore, a mio avviso è meno tondo, compiuto. Si vede che è antecedente agli altri due. (l’altro è “villetta con piscina”) Ma allo stesso tempo è superiore a tanti, tanti, tanti altri libri 😉

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