Michele Cogni, per BiblioFlash, condivide la sua libreria. Si sa che dai nostri libri e dal modo in cui li teniamo raccontiamo molto di noi.
È una libreria antica la mia, abbastanza ampia eppure ricolma. Libri in doppio strato, doppia fila verticale e persino stipati stretti in orizzontale, un po’ come i miei pensieri e fantasie, sempre a occupare tutto lo spazio disponibile. Eppure riesco sempre a farci entrare ogni nuovo piccolo o grande volume, come se sapesse adattarsi a me, ai miei bisogni. Perché accumulare libri è come far collezione di desideri: mantiene giovane e vitale.
È un po’ la mia DeLorean, una personale macchina del tempo con cui posso andare ovunque. Naturalmente regna il caos. Puoi trovare Shakespeare che si accapiglia con la raccolta dei Fantozzi, oppure Martin a braccetto con Baudelaire e Neruda che chiacchiera conTolkien.
Ogni tanto però compare una piacevole sequenza monocromatica: blocchi di rosso vivo o di oro dei romanzi della Nord, i bianchi fantasy Armenia, i piccoli vecchi cari millelire e le file di fumetti Bonelli (relegati nei cassetti o nelle file di fondo più nascoste). Qua e là piatti e coppette argentee di un vittorioso passato da golfista accanto alle orribili ma sempre preziose gambette di terracotta dei premi Eroxè.
La mia libreria è come me, puoi trovarci svago o cultura, seria meditazione filosofica o i cento modi per cucinare gli spaghetti.
Ma soprattutto mi accerto sempre che ogni libro abbia il suo indice… altrimenti come farebbe a mettersi le dita nel naso?
Un sorriso
3 comments
Notevole. Chissà cosa c’è nel cassetto e dietro le due antine… 🙂
più che altro fumetti (molti erotici) e i manuali dei giochi di ruolo 🙂
Grazie, è un piacere essere qui 🙂
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