Undicesimo comandamento. Uccidi chi non ti ama

Undicesimo comandamento. Uccidi chi non ti ama

“Quando lui entra in casa io ricevo lo sfratto. Incute il timore dell’ufficiale giudiziario venuto a strapparti il tetto da sopra la testa. Il pavimento da sotto i piedi.
La sua presenza mi schiaccia contro la parete. Riduce il mio corpo allo spessore dell’intonaco bianco. Mi ritrovo donna di un millimetro, spalmata alle mura e confusa al cemento.”
Comincia così la seconda prova di Elena Mearini. Titolo potente, Undicesimo comandamento. Uccidi chi non ti ama (Perdisa Pop) che segue, a due anni di distanza, l’altrettanto coinvolgente 360 gradi di rabbia (Excelsior 1881).
Siamo a Milano e la protagonista anche questa volta è una donna. Serena (scelta emblematica, il nome) è rimasta orfana quando aveva cinque anni e vive con il peso della colpa del sopravvissuto, quella di chi è rimasto al mondo. Viene affidata allo zio Rinaldo ed ecco un’altra colpa: averlo costretto a occuparsi di lei, uccidendo così il suo sogno di diventare pugile. Il risultato è un rapporto malsano fatto di dolore e umiliazioni.
Per Serena l’unico modo di sopravvivere è imparare a metabolizzare tutto il male che subisce. Imparare a riceverlo, ad accoglierlo. A ingoiarlo, giorno dopo giorno, fino a diventare bulimica di dolore. Perché per espiare il senso di colpa, la protagonista sceglie una via diabolica: auto-infliggersi una tortura, sperando che a ogni ferita debba poi corrispondere – in una sorta di provvidenziale compensazione – un tocco di affetto. Ed ecco che sceglie e sposa l’uomo perfetto per accontentarla, Diego, che la costringe a ogni genere di violenza e maltrattamento.
Serena, in realtà, più che vittima è il carnefice di se stessa. Finché non arriva Andrea, il bimbo che forse potrà cambiare tutto. Per farlo sarà però necessario mettere in pratica l’undicesimo comandamento: uccidere chi non ti
ama.
Attraverso una scrittura ipnotica, che guadagna terreno attraverso metafore affilate, il lettore si impadronisce della storia con tutti i propri sensi. Mangia Serena, ne ascolta il dolore, tocca le sue paure… finché la protagonista non gli entra sotto pelle. E lì rimane, lasciando un segno.
Un libro perfetto per chi vuole guardare in faccia la violenza e capire le dinamiche che legano vittima e carnefice.

Undicesimo comandamento. Uccidi chi non ti ama, Elena Mearini, Perdisa Pop, p. 128 (9 euro)

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